È stato nominato il nuovo presidente di Confindustria. Si tratta di Vincenzo Boccia e la sua elezione verrà ufficializzata nel corso della assemblea generale del gruppo, che si terrà in data 25 maggio. L’imprenditore salernitano ha quindi battuto il candidato ‘favorito’ Alberto Vacchi, con 100 voti contro 91.
Chiamati a votare i 198 componenti del consiglio generale di Confindustria: la sfida si è rivelata essere un testa a testa molto intenso, anticipato dall’uscita dei nomi dei candidati al ruolo. Così è stato, e secondo gli economisti il voto ha dimostrato che all’interno di Confindustria convivono due correnti separate, le quali devono saper lavorare assieme e mai porsi in una situazione di rottura.
Questo è stato anche il commento dello sconfitto Vacchi, che ha dichiarato di voler costruire una nuova squadra per il futuro, perché il gruppo è chiamato ad affrontare delle sfide che si propongono come tutt’altro che banali. Anche l’ex presidente Luca Cordero di Montezemolo ha dichiarato il suo rammarico nell’assistere ad una spaccatura così forte nel gruppo, sottolineando che si tratta di un problema non da poco per il presidente uscente Giorgio Squinzi.
Lo stesso Squinzi ha dichiarato che il risultato emerso dalla votazione è frutto di una complessa serie di fattori, ma alla fine dei conti ciò che ha vinto a Confindustria è stata la democrazia. La complessità della situazione industriale in Italia non permette, ha aggiunto il presidente uscente, di concedersi il lusso di vivere battibecchi o addirittura spaccature interne, perché Confindustria deve lavorare con intenzioni di continuità positiva e di cambiamento dove serve, per permettere all’economia italiana di accelerare e di decollare in tanti settori strategici per il paese.