Oggi Milano è stata scelta come città più smart d’Italia, seguita da Bologna e Firenze. E’ questo il dato che emerge chiaramente da ICity Rate 2014, un rapporto realizzato da Forum PA, presentato a Bologna a Smart City Exhibition. Ma cosa si intende per città smart? Sono diversi gli indicatori studiati, tra cui economia, qualità della vita, ambiente, capitale umano, mobilità e governance. Ma Milano è avanti anche per produttività, capacità di produrre brevetti e dimensioni delle imprese, nonché per vivibilità e vitalità urbana. Ottima a Milano, per esempio, la qualità delle connessioni residenziali ad alta velocità e l’internazionalizzazione culturale.
«Questo risultato – ha spiegato l’assessore alla Ricerca e Università di Milano, Cristina Tajani – è il frutto di una nuova visione della città, del suo sviluppo economico e urbano, della sua mobilità e connettività, che mette la tecnologia al servizio della qualità della vita di cittadini e city users, anche attraverso soluzioni di sharing economy». Milano negli ultimi tempi ha scelto di promuovere ben 70 progetti «smart», per un valore di oltre 200 milioni di euro, per sostenere l’innovazione tecnologica e sociale, la mobilità sostenibile, il risparmio energetico, la semplificazione. Tra i risultati positivi raggiunti, ricordiamo i 6 mila chilometri di fibra ottica, circa 500 hot spot del Wi Fi Milano, 3.500 bici in condivisione, oltre 120 mila iscritti al servizio di car sharing, il superamento del 50% nella raccolta differenziata.
A vincere sono anche quest’anno delle città metropolitane del Centro-Nord: Milano, Bologna, Firenze, Venezia e Roma. Bologna ha uno scarto molto ridotto rispetto a Milano, confermandosi come una delle città più vivibili d’Italia. Milano però, nel confronto internazionale, non regge il confronto: siamo molto distanti dalle metropoli di Londra e Parigi.