Un attacco alle tasse in grande stile quello pronunciato ieri dal premier Matteo Renzi, culminato nella prospettiva di tagliare ulteriormente l’Irpef già dall’inizio del prossimo anno. Il presidente del Consiglio ha rilanciato quello che già aveva annunciato in occasione dell’Expo e ha concentrato il suo discorso in diretta Twitter e Facebook sottolineando l’intervento sulle imposte stabilito per il 2018, ma che per una serie di richieste e anche di disponibilità potrebbe essere anticipato al prossimo anno.
Per quanto riguarda l’Irpef, la volontà è di ridurre le fasce di tassazione che sono attualmente cinque, per proseguire in modo virtuoso l’operazione di riduzione delle imposte inizia con l’elargizione degli 80 auro ai cittadini con reddito fino a 26mila annui. Si tratta di un impegno già inserito nel programma elettorale del 2013 e che si lega alla volontà di implementare le misure destinate alle famiglie al fine di contrastare la crisi demografica che sta interessando il nostro paese. Assegni familiari o detrazioni per i figli a carico? Renzi non si è sbilanciato sulla tipologia di aiuti, ma la strada potrebbe essere orientata a raggiungere questa meta, forse l’unica per permettere agli italiani di tornare a fare figli e quindi a ristabilire tassi accettabili di aumento demografico nel paese.
Il tema centrale è stato in ogni caso l’Irpef, tassa che potrebbe subire un taglio delle aliquote oppure una riscrittura degli scaglioni, al fine di alleggerire il peso fiscale del ceto medio che a conti fatti è la categoria più tartassata da questa imposta. L’intervento potrebbe quindi interessare lo scaglione centrale, quello fra 15 e 29 mila euro che paga il 27% di tasse e quello fra 28 e 55 mila euro che paga attualmente il 38% di imposta.
Novità in vista anche per il bollo auto, altra tassa odiata dagli italiani che da sempre pesa sui cittadini. Renzi ha commentato positivamente l’ipotesi di aumentare le accise sui carburanti al fine di togliere definitivamente il bollo auto. L’aumento dovrebbe però essere congruo, quasi 15 centesimi per sostenere il mancato pagamento del bollo auto da parte degli italiani. Riuscirà il governo a creare equilibrio fra questi due punti, quindi a togliere il bollo senza alzare ulteriormente il costo della benzina?