Sono preoccupanti le condizioni di salute di Marco Pannella, giunto ormai al sesto giorno di sciopero della fame e della sete. Il leader radicale digiuna come forma di protesta per la richiesta di una riforma della giustizia che migliori la vita nelle carceri e che includa l’amnistia ed il diritto di voto per i detenuti. Dall’ultimo bollettino medico emesso dal professor Santini si rende noto: “Persistendo il rifiuto a ottemperare alla prescrizione della idratazione, si conferma ovviamente l’elevato grado di rischio di compromissione della funzionalità renale e di complicanze cardio-circolatorie e si ribadisce il pressante consiglio quantomeno a consentire l’inizio di una terapia reidratante per via endovenosa”. Il bollettino rivela inoltre che Pannella “durante la notte ha accusato dolore in regione toracica, della durata di qualche minuto, regredito spontaneamente”.
L’onorevole Rita Bernardini in un’intervista su Tgcom24 ha dichiarato: “Facendo lo sciopero totale della fame e della sete, non si può resistere a lungo, i medici dicono che ci sono poche ore davanti. Marco ci ha sempre insegnato che non bisogna preoccuparsi ma occuparsi delle questioni. Lui pone delle questioni che sono i problemi della vita democratica del nostro paese, gli stessi che pose anni fa, nel ’76. L’ho visto stamattina, a lui non si può chiedere di smettere, gli si devono dare gli elementi per smettere. Ci tiene troppo a questo paese. Nel ’76 si mossero personaggi di livello altissimo, oggi sembra che questo paese sia completamente addormentato rispetto ai problemi della democrazia”.