Il canone Rai è da sempre una questione molto spinosa nel nostro paese. Non si tratta di una vera e propria somma da pagare, ma di una tassa che i cittadini italiani sono intimati a pagare per far funzionare il servizio radiotelevisivo pubblico in tutto il paese. Le opinioni in merito sono discordanti, un po’ perché ‘nessuno’ l’ha chiesto, ma soprattutto perché si tratta di un’imposizione che non fa piacere alle persone, in quanto, come tutte le tasse, chiede un esborso di denaro. La prova che questa tassa non è ben digerita da molti italiani è il fatto che poche persone pagano il canone Rai, in quanto non si tratta di un’imposta collegata con la dichiarazione dei redditi e quindi difficile da controllare.
Il controllo sul canone Rai sta però diventando massivo e preciso, in quanto il governo ha deciso di farlo pagare agli italiani in una bolletta che tutti devono avere, ovvero quella della fornitura di energia elettrica. Il governo è forte della collaborazione con Enel, colosso di fornitura elettrica che elargisce corrente alle case degli italiani e che si è proposta di collaborare, ma nel paese sono oltre 250 i fornitori di energia elettrica, i quali dovranno collaborare con il governo per far pagare il canone ai loro utenti. La stima è di 6 rate da 16,66 euro, le quali dovranno essere pagate dagli utenti a partire dal 2016. Si tratta di un metodo intelligente? Sicuramente sì, perché se non si paga la bolletta in modo completo l’energia elettrica verrà staccata e potrebbero essere dolori per tanti italiani…
Il governo l’ha però pensata bene, perché se l’utente si rifiuterà di pagare il canone saldando solamente i soldi dell’importo energetico, sarà monitorato e segnalato alla Rai, che provvederà a multarlo con 500 euro e anche a perseguirlo in sede penale. Azioni gravi, che si propongono di far pagare il canone davvero a tutti e quindi di portare denaro nelle casse dello Stato, soprattutto in quelle di una tv che arranca e che fa fatica a trovare i fondi per proseguire la sua attività nel nostro paese.