Il verbo ‘to troll‘ significa canzonare, prendere in giro in modo scherzoso e anche deridere. Si tratta di un verbo colloquiale, che è stato impiegato dagli hacker internazionali di Anonymous per lanciare una campagna molto sui generis, che raggiungerà il suo zenith nella giornata dell’11 dicembre 2015. Conosciamo l’impegno dei pirati informatici dal punto di vista della lotta contro il terrorismo, che si basa sull’oscuramento dei portali e dei blog inneggianti alla jihad, ma anche sulla profilazione e sul successivo oscuramento dei profili social legati al reclutamento dei combattenti.
Anonymous ha scelto di affiancare al suo lavoro sul campo un’opera un po’ alternativa, che inneggia questa volta al divertimento e alla volontà di leggere il terrorismo sotto un punto di vista diverso. I pirati informatici hanno infatti invitato la popolazione mondiale a canzonare l’Is mediante l’invio di immagini, vignette, barzellette e chi più ne ha più metta da far circolare in rete. Si tratta di materiale che ha come scopo di deridere e di canzonare il movimento terroristico più temuto di sempre, di gettare ilarità su un’organizzazione che mira solo a far paura a chi non la pensa come i suoi fondatori, ma che nella realtà può essere sconfitta dal basso anche con strumenti di largo impiego.
Se pensiamo alla psicologia del terrore, possiamo comprendere che una cosa smette di farci paura nel momento esatto in cui essa ci fa ridere. Su questo presupposto si sono basati gli utenti di Anonymous, che qualche giorno fa hanno creato un test impiegando dei gattini vestiti da jihadisti, vestendoli con indumenti tipici e caricando le immagini con frasi a sfondo ironico. Il successo è stato galattico e dopo questo banco di prova Anonymous ha scelto di invitare l’intera popolazione a divertirsi e ad abbattere lo spettro della paura diffondendo immagini canzonatorie, ovvero invitando le persone all’Is Trolling Day. Ne vedremo delle belle.