Ed è così che il processo Annibali termina, con dure sanzioni ed una giustizia che alla fin fine è stata fatta.

Dopo quattro ore trascorse nella camera di consiglio, è stata decisa la condanna di primo grado per l’ex ragazzo di Lucia Annibali, il quale aveva orchestrato tramite due sicari albanesi l’omicidio della stessa usando un cruento e perfido metodo: l’acido. Adesso Luca Varani dovrà rimanere in carcere per 20 anni. Per i suoi “bravacci” Ago Talaban e Altistin Precetaj toccano invece 12 anni, da un’originaria condanna di 14. Una vera e propria condanna che fa più danno al mandante che a chi doveva eseguire l’ordine.

Varani è colpevole di tutti i capi d’accusa accumulati nel tempo: tentato omicidio, lesioni gravi e stalking. Inutile la contestazione sul fatto che gli albanesi dovevano solo danneggiare la macchina dell’avvocato Lucia, e non ucciderla. Il tutto era iniziato perché il ragazzo aspettava un figlio da un’altra compagna, cosa che ha provocato la rottura della coppia quando Lucia è venuto a saperlo.

“Sono molto contenta, ora vado a tutta birra” ha ammesso Annibali il quale effettivamente ha mostrato un sorriso molto soddisfatto alla stampa. Non importa il danno ormai avvenuto durante il tentato omicidio, che la lascia sfregiata dall’acido: giustizia è stata fatta. “Varani meritava il massimo della pena” ammette pure l’avvocato il quale è contento del risultato del processo. Molto deluso invece l’avvocato di Varani che ripete la stessa cosa detta dal suo cliente: non si trattava di omicidio, hanno sbagliato gli albanesi.

Nonostante tutto si parla di un lungo processo iniziato dal 2013, nel quale Lucia s’è vista assalita alle porte della sua abitazione. Questo processo è la fine di una lunga serie d’indagini che in un modo o in un altro parlano chiaro su come gli eventi si sono svolti. Alla fin fine, era una cosa che non andava fatta.