Le forze speciali algerine hanno sferrato il blitz finale al sito petrolifero di In Amenas, aggredito da un commando di estremisti islamici lo scorso mercoledì. Secondo l’agenzia Aps nel blitz sono morti 7 ostaggi stranieri, uccisi dai terroristi prima dell’assalto finale, e 11 terroristi. L’impianto in mano ai rapitori jahidisti era stato assaltato giovedì dalle stesse forze di sicurezza algerine con un attacco che si era risolto con una strage. I rapitori continuano a dire che sono pronti a farsi saltare in aria se i militari algerini si avvicineranno ai locali dove si trovano gli ostaggi, ribadendo che sono state piazzate delle cariche esplosive nell’impianto.
Poco prima dell’assalto finale al sito petrolifero di In Amenas sedici degli ostaggi stranieri in mano al gruppo estremista sono stati liberati, di loro due americani, due tedeschi ed un portoghese. Mentre in precedenza erano stati trovati quindici corpi carbonizzati erano stati rinvenuti nell’impianto di gas. Intanto il Consiglio di sicurezza dell’Onu condanna duramente l’attacco terroristico in Algeria definendolo “atroce”, ma allo stesso tempo è stato chiesto agli altri stati di cooperare con le autorità algerine, per combattere il terrorismo sempre rispettando le leggi internazionali ed diritti dell’uomo. Inoltre oggi ad Abidjan, in Costa d’Avorio, si è svolto un vertice dell’Ecowas (Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale) per sollecitare l’intervento dell’Africa occidentale in Mali.