Una sequenza da film dell’orrore quella che si sono trovati davanti gli agenti questa mattina in via Birmania, all’Eur, a Roma.
Poco dopo le 11, i vicini chiamano il 113 per segnalare grida e trambusto in un villino. Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato delle tracce di sangue che conducevano a un seminterrato con la porta chiusa a chiave e hanno dovuto richiedere l’intervento dei vigili del fuoco.
Una volta aperta la porta trovano una scena raccapricciante: il cadavere di una donna colpita da diverse coltellate con la testa mozzata. Accanto c’era il presunto assassino, che si sarebbe scagliato contro di loro con una mannaia, costretti a reagire con l’arma d’ordinanza i poliziotti sparano e colpiscono l’uomo.
L’uomo è stato soccorso presso l’ospedale S. Eugenio dove è deceduto.
Testimoni raccontano che l’uomo era in divisa da paramilitare, il killer, biondo e con gli occhi chiari, potrebbe essere di origini slave, e, secondo le prime informazioni, avrebbe tra i 35 e i 40 anni e si è scagliato con una mannaia contro gli agenti delle volanti.
Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, la donna sarebbe stata uccisa con la stessa mannaia e decapitata.
Secondo le prime indiscrezioni la casa dove si è consumato l’omicidio risulta appartenere ad una famiglia romana. L’assassino non farebbe parte del nucleo familiare.