La vittoria di suor Cristina Scuccia ha destato molte perplessità e interrogativi, anche se lei continua a dire che il suo obiettivo è l’evangelizzazione: “Adesso voglio tornare alle mie priorità che sono la preghiera e il servizio a scuola, fondamentali per me, anche per poi affrontare impegni di diverso tipo in futuro”.
“La settimana prossima confermerò i miei voti in attesa di quelli perpetui – dice lei -. Sono nelle braccia di Gesù Cristo e l’altra sera mi è venuto spontaneo invitare tutti a recitare il Padre Nostro. Quando andrò nelle piazze o farò il disco i testi delle canzoni testimonieranno l’amore per Dio, con parole facili da comprendere”
Intanto suor Cristina si è aggiudica un contratto discografico con la casa Universa, e pare si stia preparando un tour.
Giuseppe Cionfoli ex novizio capuccino quando esordì come cantante oltre 30anni fa, non condivide il messaggio di evangelizzazione di suor Cristina e dice: “La suora mi ha fatto una brutta impressione. Che frenesia di vincere… Prima di conoscere il verdetto le inquadrature erano chiarissime. Si mordicchiava il labbro inferiore, guardava in basso, non riusciva a stare ferma. Non può essere la reazione di una donna che per tutti questi mesi ci ha raccontato della sua vocazione e della sua voglia di evangelizzazione. Non ci vedo chiaro”.
Eppure J-Ax ha detto: “Se suor Cristina recita, bisogna darle l’Oscar. Lei è vera e vive emozioni vere”.
“E ci sta, ma non mi dica che quella frase non era preparata a tavolino”. Quale frase?
“Ma sì quella cosa del “Io ho un dono e ve lo dono”. Andiamo, se hai un dono vai in Africa in mezzo ai bambini bisognosi. Fai opera di carità e in silenzio. Non vai in un talent show, non partecipi da anni ai casting per diventare una cantante. È un comportamento che stride con la vocazione cristiana, che vorrebbe un maggior distacco dalle cose terrene. Vogliamo parlare delle canzoni? Il suo pezzo è scritto da Neffa e non da cantautori che sanno come scrivere la parola di Cristo e musicarla. Mi viene in mente, per esempio, suor Cristina Damonte…”
Simon Cowell, l’inventore di Got Talent o X Factor, ha detto che l’abito da suora è stato fondamentale per il successo.
“Certo che sì. Faccio il cantante e lei non mi pare un fenomeno musicale. Per suor Cristina dovrebbe valere la frase che usano per uno spot pubblicitario: ti piace vincere facile? Vestita così e con una buona ugola le porte si sarebbero spalancate senza troppi sforzi a chiunque. In Italia poi, vabbe’… Lasciamo perdere”
Lei non le manda a dire ma non ha paura che le rammentino la favola di Fedro? Quella della volpe e dell’uva?
“Quando mi sono presentato in tv le cose andavano diversamente e c’era un altro Papa. Oggi mi sarei aspettato che, dopo i 50 milioni di clic su YouTube, la ragazza si ritirasse perché il suo scopo, l’evangelizzazione, era raggiunto. A quel punto poteva dare spazio ad altri ragazzi. Rimanendo in gara, invece, sapeva che non ce ne sarebbe stato per nessuno e che avrebbe vinto”.
Come vede il futuro di questa giovane religiosa?
“Umanamente e cristianamente, se le intenzioni sono buone, spero che continui. Ma ci saranno problemi per lei e per chi le sta vicino. Le superiori nemmeno si immaginano che tsunami mediatico stia arrivando dalle loro parti. Non sarà una passeggiata, e con il cuore spero che questa ragazza scelga di fare la suora perché prima o poi i riflettori si abbasseranno. E nulla sarà più come prima”.
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