Dopo 11 anni di lavoro, costi incredibili e tanta burocrazia a fermare le opere, è stata inaugurata ieri 23 dicembre la variante di valico che interessa la A1 in zona Castiglione dé Pepoli, che si propone di agevolare in modo importante il flusso di vetture dirette a Bologna e a Firenze. Si tratta di un’opera monumentale, che ha richiesto un dispendio di risorse impressionante e che a causa della lentezza dei lavori sembrava non concludersi più. Eppure la variante ha visto la luce, e prima di inaugurare l’opera il premier Matteo Renzi ha lanciato un cinguettio con la frase ‘Non ci credeva più nessuno’, a sottolineare che le grandi opere in Italia sono possibili, ma chiedono di essere organizzate e portate avanti con piglio diverso e con una migliore organizzazione delle risorse.

Da oggi, vigilia di Natale, la variante sarà quindi attiva in entrambi i versi. Nota simpatica nella giornata di inaugurazione è stata la sfilata di cinquecento, che oggi come allora ha simbolicamente percorso la variante in onore dell’auto simbolo del nostro paese.

Secondo l’Ad di Autostrade Giovanni Castellucci, l’opera è stata realizzata in un tempo congruo, che non ha niente da invidiare alle opere simili che vengono realizzate nel resto d’Europa. Trattandosi di un progetto pensato 17 anni fa, gli anni di lavoro effettivi impiegati per creare la variante sono stati 9, ma hanno richiesto un dispendio di denaro che ha raggiunto cifre astronomiche rispetto a quanto era stato preventivato. Non poteva essere altrimenti secondo le parole dell’amministratore delegato, in quanto negli ultimi anni i materiali hanno subito un aumento dei costi importanti, così’ come la manodopera e la sua organizzazione.

In ogni caso, la variante c’è e si propone fin da questi giorni di frenesia prefestiva di aiutare il traffico a fluire in modo diverso, migliore e soprattutto di rendere l’A1 la principale arteria che segna il paese, una strada più sicura, priva di colonne e di disagi per i viaggiatori.