Michele Bravi vincitore della settima edizione di X Factor, esce con il suo primo inedito, l’album si intitola “A piccoli passi” ed è frutto della collaborazione di Michele Bravi con nomi illustri: Giorgia, Tiromancino, Luca Carboni e James Blunt, Tiziano Ferro che ha regalato a Michele i brani “Non avere paura mai” e “La vita e la felicità”, l’inedito scritto insieme a Zibba che il giovane cantante ha presentato a “X Factor”. Nel disco c’è spazio anche per un pezzo composto dallo stesso Michele, “Prima di dormire”.
Com’è stato realizzare questo disco di debutto?
Michele Bravi: Ho avuto la fortuna di lavorare a un album tutto mio. Inizialmente mi sono impegnato in un lavoro di ricerca, visto che musicalmente devo ancora scoprirmi. Ho corso qualche rischio scegliendo questa strada, ho evitato l’ondata di notorietà che mi è arrivata addosso subito dopo X Factor, ma ci tenevo a essere onesto con il pubblico: ho preso il mio tempo per fare un disco coerente con quello che sono.
E ti presenti con un album ‘grandi firme’, oltre che con un brano scritto da te.
Queste grandi firme mi hanno dato fiducia. I brani dell’album sono stati proposti dai vari autori. È stato tutto spontaneo, ringrazio la fortuna di questa occasione. Era difficile rifiutare queste canzoni per due motivi: ognuna mi ha colpito al primo ascolto e poi questi grandi artisti mi hanno dato credito, ed è una cosa che mi ha riempito di orgoglio e responsabilità. Avevo in mano le loro canzoni, da interpretare.
Questo disco come lo valuti?
Come un primo passo verso quello che voglio fare. Ho sentito la necessità di trovare un suono mio, e questo per ora è il risultato.
“Serendipity” di James Blunt è l’unico brano in inglese…
E non lo volevo mettere, pensavo di fare un disco tutto in italiano. Gli adattamenti nella nostra lingua però svilivano il pezzo, e poi sarebbe stato come cercare di perfezionare la Gioconda… Ho 20 anni, ho pensato di non poter far altro che cantare questa canzone, con orgoglio. “Serendipity” è stata un regalo dell’editore. E’ arrivata con mio grande stupore: James Blunt è una superstar, il suo ultimo album è pazzesco.
Ti sei confrontato con lui sulla canzone?
Purtroppo non c’è stato modo di incontrarlo, ma il feedback è stato positivo.
“Prima di dormire” è un brano di cui hai scritto testo e musica. Come ti trovi nelle vesti di autore?
Sono molto pudico nel far sentire i miei pezzi, li avevo dati solo al produttore dell’album (Michele Canova, nda). Questa è una canzone che ho scritto davvero come uno sfogo, e infatti è destrutturata, composta da un flusso libero di parole. Per Canova quello era un mio tratto distintivo. Tra l’altro ho letto sui miei social, dove mi segue un pubblico abbastanza giovane, dei riscontri molti positivi su questo tipo di brano. Mi sono positivamente stupito di questa reazione.
A proposito di social sei molto attivo e sembri divertirti.
Problema social network: uscito da X Factor io ero totalmente ignorante di tutto quello che riguardava questo mondo. Non c’ero per pigrizia, non ero incentivato a scrivere a persone di cui non vedevo il volto. Adesso invece questa è una realtà che devo coltivare, ma non per un discorso utilitaristico: è per rispetto del pubblico che vuole essere coinvolto il più possibile nel mio percorso e nella nascita del mio progetto musicale. I social non tolgono verità alla vita, se usati bene possono essere aggiuntivi e non sostituivi di altri rapporti. Trovo che sia un bel modo per condividere il proprio lavoro. Ma sto ancora imparando a usarli e a sfruttarne le potenzialità.