Era il 2006 quando Roberto Saviano pubblicò il suo romanzo più storico e famoso, Gomorra, un ritratto della camorra i giorni nostri che in versione romanzata svela tante verità nascoste e può aiutare chi non conosce i sotterranei di questo universo a vederci più chiaro. Dieci anni in cui Roberto Saviano è stato costretto a vivere sotto scorta, a scappare da minacce di morte e da agguati camorristici. Lo scrittore ha dichiarato che, al tempo della pubblicazione, la stessa casa editrice gli propose di scrivere il romanzo adottando uno pseudonimo, ma lui rifiutò, perché voleva prendersi le responsabilità delle sue scelte e dimostrare che per combattere il crimine bisogna metterci la faccia, anche se si tratta di sistemi complessi e strutturati come la camorra partenopea.
In questi dieci anni il libro è stato letto da tante persone, scambiato, commentato, studiato nelle università. Una serie tv fortunata è stata tratta dalle sue pagine, che ha saputo tenere incollati allo schermo migliaia di spettatori, in attesa fremente per conoscere gli sviluppi di una narrazione quanto mai fedele al racconto originale. Se Gomorra ha saputo nella prima serie dare il benvenuto ad un genere speciale nel nostro paese, la seconda serie si propone quanto mai attesa, visti gli sviluppi promessi dalla produzione e l’entrata in scena di personaggi nuovi.
In questa stagione, al via dal 10 maggio, tante sono le conferme degli attori protagonisti, su tutti Ciro e Genny, impegnati a combattere per aggiudicarsi il monopolio del narcotraffico, ma soprattutto a scontrarsi con il potere e la figura dei padri. La seconda stagione guarda alla resa dei conti secondo le intenzioni degli autori e mostra come le ambizioni siano in grado di distruggere la cosa forse più cara alla malavita, ovvero la famiglia e la sua facciata di unione. A confermarlo è l’entrata in scena delle donne, che in Gomorra 2 sono cattive, assetate di potere e pronte a fare di tutto per emergere. Lo stesso Saviano ha sempre affermato che il ruolo delle donne nella malavita è poco conosciuto, quando nella realtà sono loro la linfa vitale delle organizzazioni criminali, con le loro scelte, la capacità di guardare avanti e di dirigere gli affari anche quando gli uomini vengono arrestati o subiscono dei blocchi psicologici.
