Non solo capi di Stato, entourage politici e grandi nomi della finanza internazionale nei Panama papers. Lo scandalo sembra infatti avere interessato anche la Fifa e il suo presidente Gianni Infantino. A riportarlo è stato il quotidiano The Guardian, che ha rivelato come Infantino, al tempo in cui lavorava ai servizi legali della Fifa, avrebbe giocato un ruolo molto controverso sulla questione di diritti TV che vennero affidati a società offshore.
Al tempo si parlò di ‘Coppa del mondo della corruzione’, ma lo stesso Infantino ha sempre negato di essere legato a quella vicenda e, oggi come allora, ha prontamente ribadito la sua estraneità ai fatti. Il Guardian ha invece riportato una serie di contratti co-firmati dallo stesso Infantino, che potrebbero collegare il coinvolgimento della Fifa con una delle aziende che al tempo vennero coinvolte con lo scandalo, che ricordiamo portò alle dimissioni dell’allora presidente Blatter.
Tutto sarebbe nato dalla vendita dei diritti delle partite di Champions, di Coppa Uefa e della SuperCoppa ad una società argentina che si chiamava Cross Trading. La società avrebbe immediatamente rivenduto i diritti acquistati ad una rete televisiva ecuadoriana, la Teleamazonas, facendole pagare fino a quattro volte il prezzo sborsato. Si trattò di un ricavo tropo elevato, ma secondo la Uefa i diritti furono venduti seguendo un’asta competitiva e aperta.
Sembra quindi non esserci pace per il mondo del calcio e le rivelazioni che arrivano dai Panama papers lo dimostrano, in quanto il ruolo di Infantino sulla vicenda chiede ora di essere chiarito e la Fifa deve dimostrare di essere completamente estranea ai fatti. Infantino sarebbe inoltre solo l’ultima delle persone legate ad affari poco puliti, conti off shore e sistemi di trasferimento di fondi che interessano il mondo del calcio. Nei prossimi giorni potrebbero quindi essere resi noti altri nomi e collegamenti, in una delle inchieste più interessanti e controverse degli ultimi tempi.