La notizia ha sorpreso gli addetti ai lavoratori e l’intera Europa, perché la BCE a deciso di tagliare i tassi di riferimento del costo del denaro, mentre il programma di acquisto dei titoli di stato sta raggiungendo quota 80 miliardi. Le nuove manovre interessano anche l’acquisto di bond che verranno emessi dalle aziende più solide e non solo i titoli i stato.
Queste sono le principali manovre attuate nei giorni scorsi dal governatore Mario Draghi, che al momento della dichiarazione hanno letteralmente fatto lievitare le borse in tutto il mondo e deprezzato con effetto immediato l’euro. La manovra si è quindi stabilizzata poco dopo, lasciando spazio ad una volatilità annunciata che ha fatto gonfiare come una bolla di sapone i listini europei. Immediato si è proposto l’avvio della discussione nelle sale operative sui dettagli delle nuove operazioni di finanziamento agevolato, che saranno quattro e avranno inizio da giugno del 2016. Le scadenze saranno più lunghe delle precedenti, da tre a quattro anni e i tassi potranno scendere verso orizzonti negativi. Le banche potranno quindi prendere denaro in prestito e verranno pagate per farlo, ma solo se riusciranno a metterlo in circolo e non a chiuderlo in caveau o utilizzarlo per acquistare ‘rassicuranti’ titoli di Stato.
Il governatore Mario Draghi ha quindi spiegato che le nuove mosse sono state attuate per agevolare l’accesso al credito e per riportare l’Eurozona all’obiettivo del 2% di inflazione. Il governatore ha dichiarato che la BCE intende sfruttare le sinergie che possono instaurarsi fra i diversi sistemi e capovolgere una situazione che vede la zona Euro in negativo a partire dai primi mesi del 2016. Alla politica Draghi ha quindi chiesto di dare ascolto alle direttive dell’Unione Europea, il che è avvenuto in modo limitato nel corso del 2015 e in riposta a chi additava la banca centrale di immobilismo, Draghi ha fatto presente che la manovra appena adottata si è proposta come una chiara dimostrazione che la Banca Centrale Europea è pronta ad intervenire e a dimostrare la sua disponibilità al direttorio.
Mario Draghi Superman? Stando alla stampa di settore economico sì, anche se la natura accomodante della stagione finanziaria in corso sembra proprio non concludersi. Le notizie che hanno fatto seguito alla decisione di tagliare i tassi sono però apparse come un diversivo, che oscura i reali problemi che il Vecchio Continente sta vivendo dal punto di vista economico e finanziario, ovvero la revisione al ribasso degli indicatori macroeconomici che rivela uno stato di salute non perfetto per l’economia europea, almeno fino a questo momento.