Mesi caldi per la Guardia di Finanza italiana, che si trova impegnata a sviscerare un malaffare diffuso che sembra avere riportato il paese alle oscure pagine di Mani Pulite. Dopo i numerosi arresti avvenuti in seguito agli illeciti sui tributi chiamati ‘la Tangentopoli del Fisco’, è la volta di un’importante inchiesta per corruzione negli appalti stradali.
Si tratta di ordinanze di custodia cautelare che nei giorni scorsi sono state prontamente emesse dal gip del tribunale di Roma e che interessano in totale 19 persone, in gran parte funzionari e dirigenti dell’Anas e imprenditori che si sono aggiudicati gli appalti per costruire opere pubbliche di primaria importanza. Nell’inchiesta sono risultati coinvolti anche un avvocato e un politico, a riprova che le manovre di corruzione sulle opere pubbliche dimostrano ramificazioni nel campi della politica e delle consulenze.
L’operazione ha coinvolto ben 250 militari delle fiamme gialle del comando provinciale di Roma e l’azione di arresto è scattata nelle prime ore dell’alba del 10 marzo. I mandati sono arrivati dalla procura di Roma e hanno fatto seguito alle indagini condotte negli scorsi mesi dal nucleo di polizia tributaria della Finanza della capitale. 50 sono le perquisizioni finora condotte e il sequestro di capitali finora messo in atto interessa circa 800mila euro.
La provenienza di questi soldi si presuppone legata ad una serie di pagamenti illeciti che sarebbero intercorsi fra diversi soggetti coinvolti. L’operazione è stata ribattezzata Dama Nera e i nomi delle persone arrestate e indagate verranno resi noti nei prossimi giorni. Ciò che è certo è che si tratta di appalti e mazzette legate all’Anas e alla costruzione di opere pubbliche di fondamentale importanza per il nostro paese. Nel frattempo l’agenzia Askanews ha dichiarato che il parlamentare coinvolto sarebbe Marco Martinelli, esponente di Forza Italia e tuttora al lavoro nell’attuale legislatura.