Ma i Beatles non erano quattro? La risposta è certamente sì, ma ce n’era un quinto, che è rimasto nell’ombra per tutta la sua vita, ma ha giocato un ruolo fondamentale nell’universo musicale dei quattro di Liverpool. Si tratta di Sir George Martin, produttore della maggior parte delle registrazioni dei Beatles, e strumentista in alcuni dei loro brani.
Sir George Martin si è spento l’8 marzo alla veneranda età di 90 anni ed è stato celebrato con un tweet di cordoglio da Ringo Starr e dalla moglie Barbara. La sua figura è stata molto enigmatica, ma ha giocato un ruolo fondamentale nella carriera dei baronetti di Liverpool. Si è trattato di una presenza costante, di una figura sincera e che è stata narrata in molti libri e approfondimenti musicali. Lo stesso Martin ha sempre dichiarato di avere trascorso una vita davvero speciale, anche se la sua fama non è mai stata pari ai quattro Beatles, perché ha potuto contare su tante soddisfazioni e sull’amore della sua famiglia. Un Beatles un po’ speciale quindi, che ha contribuito con il suo lavoro a scrivere grandi pagine del rock internazionale.
Il successo dei Beatles è tutt’oggi galattico e immortale. Prova ne è la recente celebrazione che è stata organizzata per ricordare la meravigliosa figura di George Harrison, a molti anni dalla sua prematura scomparsa. L’opera è stata portata avanti dal figlio Dhani, che dopo aver organizzato super concerti in Inghilterra con persone vicine al padre ha ‘trasferito’ il suo omaggio a Los Angeles, coinvolgendo la nuova scena musicale losangelina nell’interpretazione delle cover più famose del padre. Il risultato è stato un doppio cd con dvd dell’evento, che ancora una volta ricorda l’immortalità dei brani di George Harrison e la potenza dell’eco dei Beatles nel nostro presente.