Non si tratta di un film, anche se ci sono tutti gli ingredienti del caso, ma di un vero e proprio episodio di cronaca che si è svolto ieri al carcere di Rebibbia. Due detenuti si sono calati dalle finestre dell’Istituto di detenzione impiegando delle lenzuola dopo aver segato le sbarre con delle limette e sono scappati dal magazzino dove erano impegnati al lavoro, dandosela a gambe, salendo su un autobus e lasciando il circondario nella più totale nonchalance.
La notizia è stata diffusa dal segretario Cisl Fns, Massimo Costantino, che ha dichiarato come è avvenuta l’evasione, specificando che si tratta di due detenuti rumeni, un uomo di 28 anni e un altro di 33 anni che erano nel carcere per omicidio e sequestro di persona e rapina. Reati importanti e gravi quindi, e ora i due uomini sono ricercati dalle forze dell’ordine. Secondo la cronaca, i due avrebbero tagliato le sbarre del magazzino attorno alle ore 18.30 e poi sarebbero scappati scavalcando le mura di recinzione per proseguire a piedi lungo via Tiburtina.
Nel reparto dove i due evasi erano in servizio vi erano solamente due agenti di controllo per un complesso di 150 detenuti e questo fatto si propone indicativo della scarsità di personale impiegato nelle carceri nel nostro paese. La grave situazione di sotto-organico del gruppo è stata infatti denunciata da Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria.
Si tratta dell’ultima di una serie di evasioni che nel corso degli ultimi mesi hanno caratterizzato il carcere di Rebibbia; l’ultima è avvenuta nel giorno di ferragosto, quando un giovane era evaso mentre si stava recando a una visita medica. La fuga durò due giorni perché il detenuto venne ‘riacchiappato’ dalle forze dell’ordine e si trova attualmente detenuto nel carcere romano.