L’attesa era molta e ora che le spoglie di Padre Pio hanno raggiunto la Capitale, l’entusiasmo della folla si è rivelato incontenibile. Il veicolo che conteneva la teca con le spoglie del santo ha percorso ben 500 chilometri per arrivare nella Città santa, partendo dal paese di origine di San Giovanni Rotondo per arrivare a Roma sotto specifica richiesta di papa Francesco, che lo ha voluto come simbolo del Giubileo della misericordia.
La partenza dalla terra di Puglia è quindi avvenuta verso le 9.30 di ieri mattina e il viaggio di trasporto per raggiungere la basilica di San Lorenzo al Verano avrebbe dovuto durare circa 4 ore e mezzo secondo programma. I tempi si sono invece allungati a dismisura, non per ragioni di sicurezza, visto che la teca era stata appoggiata in speciali materassi di sicurezza per evitare i sussulti, ma a causa delle tante persone che sono accorse all’evento.
Già dai primi momenti della partenza, una folla importante si è infatti accalcata nei pressi del mezzo di trasporto e per l’occasione lo Stato ha istituto una speciale no fly zone, con grandi misure di sicurezza che hanno interessato la città di Foggia. A tutto questo si è aggiunta l’operazione coordinata dal questore di Roma Nicolò D’Angelo assieme al Prefetto di Roma Franco Gabrielli, il quale ha previsto lo schieramento di oltre 1.000 forze del l’ordine.
La reliquia ha quindi sorpassato un’incredibile bagno di folla nella località di San Marco in Lamis, per poi fare una seconda tappa a San Severo. Migliaia sono state le persone presenti nei raccordi autostradali, mentre alle finestre venivano esposti drappi e rose lungo tutto il percorso, che si è snodato dalla Puglia lungo le strade del Molise, dell’Abruzzo e quindi del Lazio.
La teca con le spoglie di Padre Pio ha quindi raggiunto Roma verso le ore 16.30, con un’ora e mezza di ritardo secondo i piani stabiliti. Ora il giubileo può quindi aggiungere un tassello importante al suo significato perché, in occasione del mercoledì delle ceneri, Papa Francesco conferirà nel nome di Padre Pio e di Leopoldo Mantic il mandato a più di mille missionari chiamati ad operare nel mondo in nome della misericordia che le sante figure rappresentano.