320 euro al mese di sostegno economico alle famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Questa è la base di sostegno prevista da Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, che si propone come la prima manovra a sostegno del reddito minimo e del piano di inclusione sociale delle famiglie svantaggiate.
La legge delega è stata quindi approvata ed entro sei mesi dal via libera del Parlamento le manovre inizieranno ad attuarsi. In termini pratici, si parla di manovre che potrebbero vedere la luce fin dai primi mesi del prossimo anno, quando verranno stanziati i 600 milioni di euro previsti dalla legge di stabilità. L’obiettivo proposto dal governo è quello di estendere in corso d’opera il numero delle famiglie beneficiarie, in quanto la manovra toccherà all’inizio tutte le famiglie in cui vivono dei minori. Allargando il bacino dei beneficiari, il governo intende quindi aumentare il reddito minimo e diminuire le situazioni di povertà che ogni giorno si registrano nel nostro paese. Si tratta di 4 milioni di italiani che nel complesso del paese vivono in condizioni di completa indigenza.
Secondo il ministro del lavoro Poletti si tratta di un cambiamento dai tratti radicali, perché nella storia del paese non è finora stato istituito un programma di sostegno al reddito così pratico ed efficace. La riforma si propone paritaria come valore al Jobs Act e permetterà a tutti di vivere dignitosamente, superando le barriere economiche con il piano di aiuto economico e partecipando alle opere di inserimento lavorativo e sociale che andranno di pari passo all’elargizione delle somme stabilite.
Non solo sostegno al reddito quindi, ma soluzioni che permetteranno ai beneficiari di essere nuovamente introdotti nel mondo del lavoro e quindi di poter, un giorno, camminare con le proprie gambe.