63.712 docenti assunti nel corso di tre anni. E’ questa la stima proposta dal Ministro della Scuola Giannini nel corso della conferenza stampa indotta ieri sulla Buona Scuola. Le domande sono state molte, e il Ministro ha saputo dare spiegazioni chiare su quale sarà il futuro riservato ai docenti che mirano ad ottenere un posto di cattedra a tempo indeterminato, quindi a favorire la costruzione di una scuola concreta, priva di stacchi per gli studenti e per gli stessi docenti.
Su 200mila candidati che potranno accedere alle prove di esame, si presuppone che uno su tre potrà ottenere un posto di lavoro a tempo indeterminato. Il primo concorso è dedicato agli abilitati e mira a sistemare la situazione che si registra nelle scuole elementari, medie e superiori. Si tratterà di una prova scritta da attuare a fine marzo, con conseguenti colloqui orali previsti per la prima settimana di giugno. Niente quiz, test o crocette, ma una prova al computer che farà risparmiare tempo alle persone, materiale cartaceo al ministero e che porterà velocità e chiarezza nella correzione degli esami. La prova scritta elaborata dal Ministro si baserà infatti su otto domande aperte, due delle quali in lingua inglese e i candidati avranno a disposizione due ore e mezza per completare il loro lavoro.
Una lezione di 45 minuti, durante la quale il candidato dovrà dimostrare di essere capace nell’insegnamento seguirà quindi lo scritto e la novità di quest’anno si propone essere la prova di laboratorio, ovvero un laboratorio dove gli aspiranti docenti mostreranno come hanno intenzione di passare le proprie conoscenze agli alunni, soprattutto nelle materie più pratiche. 10 le ore a disposizione in questo caso, ridotte ad 8 per i progetti di design.
Secondo il Ministro, si tratta di un concorso che mira non solo a valutare le effettive capacità dei docenti, ma che nel corso dei tre anni preposti diventerà la base della buona scuola, per dare vita ad assunzioni coerenti e al servizio del sistema scolastico del nostro paese.