Twitter sembra essere uno dei social più impiegati da parte dello Stato islamico, in quanto si tratta di un mezzo di comunicazione veloce, snello e particolarmente ‘sicuro’ per inviare messaggi. La Casa Bianca e i leader europei si sono sgolati in questi mesi per chiedere che la società adottasse delle manovre di sicurezza maggiori, in quanto bloccando e rendendo più complesso l’utilizzo del canale è possibile combattere una buona fetta di comunicazione fra gli jihadisti.
L’appello è stato finalmente raccolto dalla società, che con un tweet ha spiegato la sua nuova policy sui contenuti violenti. Attraverso la sua portavoce Megan Cristina, Twitter ha quindi scelto di operare a favore del bene e di contrastare i messaggi ricchi di odio e di incitazione alla violenza. Si tratta di una policy che mancava e che, grazie al documento ‘Fighting Abuse to Protect Freedom of Expression’, si impone di assolvere alle richieste e di porre fine alle critiche di chi lo aveva considerato come un social troppo morbido.
Si tratta di un documento in nome della libertà di espressione, nel quale viene indicato che Twitter procederà automaticamente alla chiusura di tutti i profili che inneggeranno all’odio, si tratti di odio religioso, razziale, verso le minoranze etniche e religiose del mondo. Le parole della portavoce si sono soffermate sul termine ‘abuso’, in quanto è filosofia di Twitter lasciare spazio alla libertà di espressione personale, ma ogni abuso di questa libertà, ovvero ogni atteggiamento di istigazione all’odio sarà seguito dalla chiusura dell’account. Si tratta di una manovra importante, richiesta a gran voce e che si spera possa essere di grande utilità per combattere la propaganda jihadista sul web, alla luce dei fatti degli ultimi mesi e del nuovo anno che si sta aprendo.