Tv, giornali e web non parlano d’altro, perché il blocco del traffico che in questi giorni sta interessando la città di Milano ha dipinto uno scenario decisamente fuori dal comune. Si tratta di manovre speciali, che hanno indotto il blocco del traffico obbligatorio per ovviare al problema spinoso delle polveri sottili, al massimo dell’allerta già da molti giorni. La manovra si è inoltre imposta di fare buon viso a cattivo gioco, in un periodo in cui la nebbia è ricomparsa sulla Madonnina dopo tanti anni di assenza.
Il web e la tv si stanno quindi popolando di immagini di una Milano semideserta, dove gli unici veicoli che possono circolare sono i mezzi pubblici e ovviamente quelli degli agenti della polizia, preposti a controllare che le norme vengano rispettate dai cittadini e anche dai viaggiatori che si trovano in città. Luoghi iper affollati, soprattutto sotto le feste, come Corso Buenos Aires o la zona di San Siro si sono ritrovate in poche ore deserte, con pedoni in mezzo alla strada e una fitta coltre di nebbia a disegnare un paesaggio dai tratti lunari.
Dalle 10.00 alle 16.00 non potranno circolare in questi tre giorni i mezzi privati a Milano e negli 11 paesi del suo hinterland. Si tratta di una manovra doverosa, che purtroppo si è mutata in un caso politico perché sembra che l’intervento del governo sia stato nullo in merito. Nel frattempo le città stanno andando avanti e forse hanno insegnato ai cittadini che la comodità di avere un’automobile è grande, e che qualche sacrificio di piccola entità può aiutare la collettività a guadagnarci in salute e anche in termini di spesa mensile. Il biglietto unico a 1.50 euro è stata infatti premiata come manovra utile e ha permesso ai milanesi di spostarsi e di impiegare i mezzi senza aggiungere spese importanti al budget di fine anno.