Qualche mese fa era stato ribattezzato l’uomo più cattivo del mondo, in quanto la sua società farmaceutica aveva scelto dal giorno alla notte di vendere il farmaco per la cura dell’AIDS ad un prezzo esorbitante. Il costo della medicina era stato infatti portato dagli originali 13.50 a ben 750 dollari, impedendo a chi ne aveva bisogno di curarsi. La sua decisione aveva sollevato un marasma di polemiche negli States e provocato un’azione legislativa da parte di Hillary Clinton contro gli abusi messi in campo dalle società farmaceutiche.
Ma Martin Shkreli è andato avanti a testa bassa come sempre, e non ha ceduto di un dollaro sul prezzo del farmaco, attirandosi l’ira del popolo americano e, molto probabilmente, anche le attenzioni dei controllori in materia di finanza. Ecco che il manager più controverso dei nostri tempi è stato arrestato ieri nel suo appartamento di Manhattan con l’accusa di avere truffato gli investitori attraverso due fondi di finanziamento da lui gestiti.
Shkreli è famoso in patria per essere giovane, belloccio e rampante, ma soprattutto per essere privo di scrupoli e per non fermarsi davanti a nulla. La sua fama è dovuta alla pratica di acquistare brevetti farmaceutici a costo pari allo zero, per poi rivenderli a prezzi stellari ai pazienti. L’accusa reale, quella che ha portato al suo arresto, è giunta però da speculazioni finanziarie, in quanto i due fondi da lui gestiti, il MSMB Capital Management et il MSMB Healthcare Management, avrebbero vantato il trasferimento di azioni da parte dell’azienda Retrophin da lui posseduta, senza che vi fosse alcuna contropartita finanziaria. La società e i suoi azionisti avrebbero quindi perduto più di 11 milioni di dollari e i fatti sarebbero in corso dal lontano 2009. Sette sono i capi di accusa per il manager più cattivo del mondo, che spaziano dalla frode alla speculazione, fino alla grave distrazione di fondi.