Ieri sera, in una seduta al fulmicotone che sembrava essere scandita da una sorta di conto alla rovescia, la commissione di Bilancio della Camera ha approvato le assunzioni straordinarie di personale medico ed infermieristico, le quali si baseranno su contratti flessibili fino al mese di luglio. La votazione si inserisce in una fase di ricognizione che si propone di essere rivista entro marzo, e che prevede un concorso straordinario destinato per il 50% ai precari che operano nel settore medico-sanitario nel nostro paese.
L’emendamento può far fronte alla normativa UE, la quale è stata chiesta di essere rispettata dall’Europa stessa, ma non è bastato per far annullare lo sciopero del personale medico-ospedaliero che è stato indetto per oggi mercoledì 16 dicembre. Si tratta di uno sciopero dalle proporzioni importanti, in quanto oltre 200mila medici hanno deciso di scioperare, annullando in questo modo oltre 2milioni di visite e di esami e 40mila interventi chirurgici.
Secondo i sindacalisti di settore, si tratta di un’opera in difesa del Servizio Sanitario Nazionale, che si propone di combattere i tagli che sono stati previsti ai cittadini in materia di sanità, i quali rischiano di penalizzare la qualità del servizio. Si tratta, in ogni modo, di uno sciopero controllato, perché il personale medico-sanitario garantirà la gestione delle emergenze, sebbene le ‘scocciature’ per chi aveva fissato visite mediche e operazioni possano essere rilevanti.
La dignità della professione è ciò che viene rivendicato mediante lo sciopero, indotto in seguito alla notizia della cancellazione dalla attuale legge di stabilità di un emendamento che avrebbe dovuto dare il via all’assunzione di 6mila medici e infermieri preposti ad affrontare l’emergenza nei turni di lavoro. Lo sciopero odierno si propone quindi come una manifestazione importante, che non veniva messa in atto da molto tempo e che mira a sensibilizzare la cittadinanza sulle condizioni di lavoro del personale medico ospedaliero.