Lutto nel mondo della moda. A 90 anni si è spenta a Milano la stilista Krizia, nome d’arte di Maria Mandelli che nel mese di gennaio avrebbe compiuto 91 anni. Si tratta di una delle voci più importanti e storiche della moda italiana, di una donna che ha saputo nel corso degli anni dipingere un concetto di femminilità diverso, mai banale e anzi molto originale, che le è valso il titolo di ‘Crazy Krizia‘ da parte della stampa statunitense.
Krizia scelse il suo nome d’arte in onore di un brano di Platone e come i migliori classici non ha mai smesso di affascinare il popolo degli amanti della moda con le sue creazioni sui generis, che per prime hanno impiegato materiali diversi e alternativi alle stoffe. Dal sughero alla gomma, dal legno alle prime plastiche, le collezioni di Krizia si sono sempre poste contro corrente e questa forza le ha valso nel corso del tempo la possibilità di raggiungere il traguardo più agognato da chi produce moda, ovvero quello di essere immediatamente riconoscibile.
Nei periodi degli anni ’80 e ’90, quando le passerelle erano un vero e proprio arcobaleno di colori, lei scelse l’optical e il bianco e nero più rigorosi, senza mai dimenticare di mettere in risalto una femminilità audace e per certi versi dall’allure maschile. Iconico e celebrato nel corso dei tempi il profumo K di Krizia, un’essenza che ha segnato la decade degli anni ’80 come pochi hanno saputo fare e che si è proposto per molti anni come un segno distintivo di classe e di eleganza.
La stilista nacque a Bergamo nel 1925 e, secondo fonti a lei vicine, si è spenta nella sua abitazione di Milano in seguito ad un malore. Con lei se ne va un pezzetto di moda italiana, un’icona che con il suo lavoro continuo ha saputo elevare le eccellenze del made in Italy e segnare un tassello che è valso alla moda italiana lo scettro di più ricercata e desiderata del mondo intero.