La tragedia del Bataclan e delle bombe esplose a Parigi hanno gettato nello sconforto la nazione, che però sta risalendo la china grazie all’impegno della cittadinanza e con un pizzico di aiuto che viene dal web. Nei giorni scorsi, tante sono state le persone che hanno fatto appello al web per ricercare chi le aveva salvate durante le ore terribili vissute dai parigini. Si tratta di persone che hanno protetto le vittime con il loro corpo, che hanno aiutato la gente a fuggire e le hanno anche sollevate dalle finestre, come narra la scena che noi tutti conosciamo, dove una donna incinta si arrampica ad una finestra e viene sollevata per trarsi in salvo dall’attentato terroristico.
Il day after della tragedia è stato dedicato alla ricerca di tutti gli angeli che si sono adoperati in quelle ore per salvare le persone in pericolo. Tante sono le storie che in questi giorni si incontrano in rete, appelli di persone che con post di Facebook, tweet e messaggi sulle maggiori piattaforme on line hanno chiesto di incontrare i loro salvatori per poter dire loro grazie. In particolare, commuove la storia della ragazza appesa alla finestra, che grazie ad un paio di messaggi postati da un’amica è riuscita a trovare l’uomo che l’ha issata e l’ha tratta in salvo, ma colpisce anche leggere la storia di un signore di religione musulmana, che durante il caos della serata ha salvato ben due persone mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Si tratta di Safer, un signore che stava lavorando al ristorante del luogo, di fede musulmana, che è diventato un piccolo emblema della diversità fra le persone che inneggiano al terrorismo e chi vive la religione islamica in modo normale. Il web si è quindi affollato di sopravvissuti e di eroi, che in questi giorni hanno scelto di ringraziare le persone che hanno salvato tante vite attraverso un tweet o un post, in quanto il caos della serata non ha permesso di chiedere loro nemmeno il nome o un recapito.