Ieri una vera e propria bomba ad orologeria è scoppiata nello stato del Vaticano, dopo l’arresto di Francesca Immacolata Chaouqui e di monsignor Vallejo. Si è trattato di una notizia che immediatamente è salita alla ribalta, e che in un baleno ha fatto il giro del mondo, apparendo nelle testate di tutti i quotidiani cartacei e on line del mondo.
Ma chi sono questi due signori e perché sono stati arrestati dal Vaticano? Tutto si basa sulla fuga di notizie segrete e riservate che sarebbe avvenuta negli ultimi anni nelle stanze del Vaticano, la quale è imputabile, per l’appunto, a Francesca Immacolata Chaouqui, pr e consigliera economica di sua santità e a monsignor Vallejo, ex segretario della Prefettura degli Affari economici e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative, il Cosea.
I due sono stati arrestati per avere sottratto e diffuso notizie riservate e ora rischiano una pena variabile da 4 a 8 anni di reclusione, secondo quanto riporta il diritto vaticano. La Chaouqui è stata prontamente difesa dall’avvocato Daniela Bongiorno e ha collaborato, ottenendo di poter essere scarcerata, mentre la posizione del monsignore rimane ancora al vaglio del promotore di giustizia Gian Piero Milano, che fra la notte di sabato e domenica scorsi ha interrogato l’uomo e convalidato lo stato di arresto.
Alla base di questi arresti la imminente uscita di due volumi, “Via Crucis” di Gianluigi Nuzzi e”Avarizia” di Emiliano Fittipaldi. Si tratta di due libri di inchiesta che si sarebbero serviti di materiale segreto, che i due avrebbero sottratto dalla Santa Sede e quindi elargito sotto compenso grazie alla loro posizione all’interno della commissione sullo studio delle attività economiche nello Stato del Vaticano.
Nel frattempo, tanti sono i rumors che accompagnano le due figure, perché i giornalisti si sono impegnati a scavare nella loro storia, dimostrando legami di amicizie e di parentele che li hanno fatto raggiungere posizioni molto importanti all’interno del Vaticano. Mentre la posizione della Chaouqui è ora da confermare, è prontamente arrivata la smentita dell’Opus Dei che dichiara la non appartenenza del prelato alle sue file.