Secondo la Cnn un satellite russo avrebbe rilevato un lampo di calore al momento dell’incidente che ha colpito l’aereo russo nel Sinai. L’emittente televisiva ha inoltre citato il nome di un funzionario americano che sarebbe a conoscenza dell’inchiesta che in questi giorni sta interessando lo spaventoso incidente. La presenza di un bagliore di calore sarebbe infatti il tassello mancante per provare che l’aereo è caduto in seguito ad un attacco terroristico, e ora i servizi segreti americani e i funzionari del corpo militare stanno effettuando le dovute analisi per determinare se il lampo di calore si sia verificato a mezz’aria oppure quando l’areo aveva già raggiunto il suolo.
Molte sono le ipotesi che si stanno accavallando in questi giorni, perché secondo gli esperti il lampo di calore potrebbe essere legato al lancio di un missile, all’esplosione di una bomba, ma anche ad un problema di natura strutturale, ovvero ad un guasto tecnico che potrebbe avere incendiato il motore oppure i rottami una volta che il velivolo ha raggiunto terra. Secondo l’analista dell’aviazione Miles O’Brien è importante stabilire la quantità dei lampi di calore, perché solo da questa analisi è possibile comprendere se si tratti di un guasto oppure di un attacco.
L’aereo era un Airbus 321 della compagnia Kogalymavia, ed era decollato da Sharm el-Sheikh con 217 passeggeri, dei quali 27 bambini, e 7 membri dell’equipaggio. La questione è molto controversa, in quanto il velivolo era diretto a San Pietroburgo e nei giorni precedenti al decollo il personale aveva denunciato dei problemi tecnici e il copilota aveva fatto un esposto lamentandosi delle condizioni strutturali del velivolo. Pronta era arrivata la rivendicazione da parte dei jihadisti, i quali avevano subito postato un video, ma altrettanto pronte erano arrivate le secche smentite dei governi del Cairo e di Mosca, in quanto l’aereo viaggiava troppo in alto per poter essere stato attaccato da missili a terra. La lettura del bagliore di calore può quindi risultare definitiva e fare luce sulle reali cause del terribile incidente che è costato la vita a oltre 200 civili.