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Ferrari: arriva l’IPO

Il giorno 21 ottobre tutti gli amanti del Cavallino Rampante e tutti coloro a cui piace guadagnare soldi con la Borsa avranno la possibilità di scommettere sulla Ferrari. La FCA, azionista fino a questo momento unico dell’azienda modenese, ha infatti deciso di mettere sul mercato il 10% del capitale. La società sarà quotata sul mercato di New York, un’ulteriore dimostrazione del fatto che ormai FCA diventa ogni giorno un’azienda più americana e meno italiana.

Per i dettagli sulla quotazione, consigliamo di consultare questo articolo su come comprare azioni Ferrari sul sito Mercati24, uno dei siti più aggiornati per chi vuole investire in Borsa.

In ogni caso possiamo dire subito che l’offerta è stata un vero e proprio successo: anche se ufficialmente non è ancora arrivata la data dell’IPO Ferrari, infatti, le indiscrezioni raccolte dall’agenzia specializzata di informazine finanziaria Bloomberg parlano chiaramente del fatto che l’offerta è stata largamente superata dalla domanda.

E questo avrà un effetto molto chiaro: il primo giorno della quotazione, i prezzi delle azioni Ferrari schizzeranno verso l’alto, consentendo a coloro che hanno avuto la fortuna di comprare le azioni Ferrari di fare subito guadagni elevati. Un successo che ha sicuramente un padre certo: Sergio Marchionne. Un Uomo che malgrado l’opposizione, a volte al limite dell’istigazione al terrorismo, dei sindacati italiani, è riuscito a rilanciare il gruppo FIAT, a far nascere il gruppo FCA e adesso a quotare Ferrari.

Probabilmente uno degli ultimi esempi di un’Italia che lavora e che cresce. Complimenti, Marchionne. Complimenti per la tua intelligenza, per l’andare avanti nonostante la bestiale opposizione dei sindacati e della politica che ormai è un’estensione del sindacato, per lavorare sempre duro. Perché pochi sanno che Marchionne ha girato mezzo mondo per spiegare agli investitori, istituzionali e no, la bontà dell’investimento in Ferrari. E per molti italiani, abituati come sono ai pasti gratis, il concetto di lavoro e impegno sono ormai lontani anni luce dall’esperienza quotidiana.