L’Italia era già stata bacchettata dall’Europa in quanto priva di una legge chiara e moderna sulle unioni civili. La necessità di varare una legge in merito era quindi indispensabile e sembra che in queste ore anche il nostro paese stia facendo il grande passo in questa direzione. Ieri il premier Renzi è stato intervistato dalla rete radiofonica Rtl 105 network, e ha espresso il suo punto di vista sulla questione.
Secondo il premier, le unioni civili sono un argomento che da sempre divide l’Italia, tanto che siamo l’unico paese in Europa a non avere una legge chiara in merito. La posizione del Partito Democratico si basa quindi sulla discussione di questa agognata legge, per arrivare al Senato e quindi alla sua promulgazione in tempi brevi. Il premier si augura che l’incartamento relativo alla legge possa arrivare in mattinata e quindi essere discusso nelle prossime ore dal governo.
Renzi ha affermato che la legge si deve fare e non può più essere in assoluto rimandata, ma frena sulla possibile adozione da parte delle coppie omosessuali. Si tratta di un argomento spinoso, sul quale non si può decidere in tempi brevi, perché necessita di discussioni parlamentari approfondite. La posizione del suo partito si rivela infatti incompleta e mancante, perché il 95% degli esponenti del Partito Democratico non presenta attualmente una posizione omogenea sul tema. Il premier si è quindi augurato di poter discutere questo controverso argomento senza toni da ‘furore ideologico’ e di trovare un punto di intesa su una legge che l’Europa intera chiede a gran voce, per rendere il paese moderno e il linea con la sua legislatura.
A Rtl il premier ha anche parlato dei problemi economici dello Stato, confermando gli 80 euro in busta paga anche per il 2016 e sul tema pensioni ha affermato di collaborare con l’INPS per trovare una soluzione che coinvolga tutti i diretti interessati e che possa portare le soglie della pensione ai livelli europei, ovvero in un margine che si staglia fra i 1.000 e i 3.000 euro mensili.