E’ deceduta ieri all’ospedale di Vigevano in provincia di Pavia Assunta Buonfiglio, madre della presunta jihadista italiana Maria Giulia ‘Fatima’ Sergio. La vicenda aveva fatto molto scalpore alcuni mesi fa, quando la ragazza, convertita all’Islam e assoldata nelle file dell’Is aveva dichiarato la sua fede religiosa e la sua appartenenza a gruppi religiosi di problematica reputazione. Il web era stato letteralmente inondato di immagini di Giulia con il volto coperto e con le armi in mano, pronta probabilmente a combattere la sua crociata contro gli infedeli.
Ma Giulia non si era limitata a fare una scelta personale, in quanto aveva indotto alla conversione all’islam più radicale anche la madre, che era finita nel mirino del pool antiterrorismo nel mese di luglio scorso. La donna aveva saputo proprio ieri della scelta del Gip di scarcerarla, ma si trovava in ospedale per subire un intervento chirurgico. La donna era detenuta assieme al marito per avere tentato di raggiungere la Siria con il marito e unirsi alle file dei jahadisti, raggiungendo la figlia Giulia che si trova attualmente nello Stato siriano.
Al momento, gli inquirenti di Pavia stanno facendo alcuni accertamenti sul decesso della donna e sono in contatto con il procuratore aggiunto di Milano che a luglio ha condotto l’indagine contro la famiglia Sergio, sfociata con l’arresto di ben dieci persone in territorio nazionale. Secondo l’avvocato Erika Galati la morte della donna è strettamente connessa con i tre mesi di isolamento ai quali è stata sottoposta, un regime carcerario troppo duro per una donna di 60 anni. Assunta Buonfiglio sarebbe deceduta per una crisi cardiaca e per il momento non vi sono legami di sorta con il periodo trascorso in cella o con l’operazione chirurgica alla quale è stata sottoposta, ma in questi giorni verrà effettuata l’autopsia per comprendere le reali cause del suo decesso.