Oltre che ad entrare negli annali per una delle truffe più colossali dell’industria automobilistica, il colosso tedesco Volkswagen si appresta a vantare il primato per il maggiore numero di richiami automobilistici della Storia. Il nuovo amministratore delegato Matthias Mueller ha infatti affermato che nei prossimi giorni verranno ritirate dal commercio tutte le automobili che annoverano il software che è stato al centro dello scandalo che ha coinvolto la Volkswagen nelle settimane appena trascorse.
Si tratta di 11 milioni di veicoli che saranno ritirati dalle concessionarie in un’operazione che costerà al colosso tedesco svariati miliardi di euro. La notizia è stata battuta dall’agenzia Reuters, la quale riporta che la decisione è stata presa durante un incontro a porte chiuse del CEO dell’azienda. La riunione ha inoltre fissato l’obiettivo di riorganizzare il marchio e di dare più potere all’amministratore delegato, come sta già accadendo con i marchi Luxury Porche e Audi. La manovra si baserà quindi su tanti piccoli passi, da compiere poco alla volta, in quanto il nuovo amministratore delegato Volkswagen ha affermato che il lavoro da fare è moltissimo e va affrontato con il giusto impegno.
A rincarare la dose dei guai che la casa automobilistica sta vivendo è la decisione del governo giapponese di aprire un’inchiesta sui produttori di automobili locali, quindi Nissan, Mazda, Mitsubishi e Toyota, per comprendere se l’affare dieselgate ha interessato solamente la Volkswagen o si è trattato di una prassi applicata da tutte le case automobilistiche del pianeta. I governi chiedono quindi sicurezza e controlli, perché non si tratta solamente di un problema che interessa l’ambiente, ma anche il comportamento di colossi che fanno affari in tutto il mondo e che violano i diritti di conoscenza e di trasparenza nei confronti dei consumatori che accordano la loro fiducia ad una particolare casa automobilistica. Anche il parlamento italiano ha presentato un’interrogazione in merito, riportando le parole di Bankitalia, la quale ha affermato che lo scandalo delle automobili truccate può rappresentare un freno alla crescita dell’economia globale dello Stato italiano.