Il monito è arrivato in un baleno in queste calde giornate estive: l’Italia deve investire negli aeroporti per evitare la congestione degli scali e il decadimento di servizi indispensabili ai viaggiatori. Questo è il risultato dall’ultimo report emanato dalla Cassa Depositi e Prestiti, la quale invita il governo italiano a prendere dei provvedimenti seri in materia, da attuare entro i prossimi dieci anni. Il monito è stato contenuto nel classico report di luglio, il quale ha indicato che il nostro Paese spende meno del 3.6 % del suo PIL per gli aeroporti, una cifra troppo bassa in confronto alla richiesta di opera e di manutenzione del settore aeroportuale.
Le proiezioni degli arrivi e del flusso di traffico aeroportuale generale sono inoltre in aumento, in quanto le persone che si sono servite degli aeroporti Italiani nel 2014 sono state stimate in 150 milioni, mentre nel 2013 la proiezione guarda a ben 170 milioni di possibili passeggeri. Urge quindi una manovra che sappia sistemare i bilanci degli aeroporti, proporre servizi migliori, ma soprattutto lavorare sulle infrastrutture, vero cruccio di alcuni delle maggiori strutture del nostro Paese.
Lo sviluppo di questo settore, continua la Cassa Depositi, è sintomatico di uno Stato evoluto, sia nella sezione delle strutture che della loro accessibilità. Non si tratta, quindi, di muri e di tetti, ma anche di strade che collegano gli scali e che spesso si rivelano tremende nella loro struttura e congestionate dal traffico, rendendo i viaggi di lavoro e di piacere dei veri e propri calvari per chi li attua, soprattutto nei periodi di punta. La Cassa incita quindi lo Stato italiano a prendere in considerazione una manovra che dia una mano a questo settore, già fortemente penalizzato per la crisi. L’invito risiede nel migliorare gli aeroporti sotto il punto di vista strutturale ma anche nel rendere più agevoli e sicure le strade che li collegano, per aggiungere prestigio al Paese e per migliorare i servizi per tutti i cittadini, italiani e stranieri che viaggiano ogni giorno.