E’ morto Günter Grass, scrittore tedesco di grande successo e premio Nobel nel 1999 per la letteratura. Sicuramente si tratta di un grande artista ma sul suo passato ci sono delle macchie pesantissime, che non si possono dimenticare e che anzi vanno ricordate proprio adesso in cui la celebrazione buonista è più forte che mai. La prima macchia indelebile di Günter Grass è la sua appassionata militanza nei reparti combattenti delle SS. Una militanza che lui stesso ha rivendicato in un’intervista rilasciata nel 2007.
Altre macchie indelebili sono costituiti poi dai vari scritti contro lo Stato di Israele. Purtroppo l’antisemitismo viene ormai mascherato da antisionismo e quindi è normale che un ex (?) nazista attacchi lo Stato di Israele con l’ipocrita scusa che sta attaccando solo lo Stato e non l’intero popolo. Ed è altrettanto normale visto che si schieri con gli islamici contro Isreale visto che proprio nelle SS ebbe come camerati moltissimi islamici, capeggiati da una grande autorità morale (e zio materno di Arafat), il gran Muftì di Gerusalemme.
Sono considerazioni scomode, che pochi hanno il coraggio di fare, ma che noi di TuttoNews ci sentiamo assolutamente in dovere di fare perché il nostro primo obiettivo è lottare per il trionfo della verità, sempre e a qualunque costo. Se Günter Grass per la sinistra era un eroe, per noi rimane un ex SS che, deposto il fucile, ha continuato a lottare contro gli Ebrei usando i suoi scritti e persino le sue poesie. La goccia che ha fatto traboccare il vaso (e che lo ha fatto definire persona non grata da Israele) è uno scritto in cui accusa proprio Israele di voler scatenare la terza guerra mondiale con il pretesto di impedire all’Iran di costruire la bomba atomica. Insomma, per Günter Grass il mondo è migliore se pazzi scatenati e sanguinari, che stanno infiammando il medio oriente intero con guerre locali a ripetizione, dispongono della bomba atomica.
E ovviamente chi si oppone a questi disegni criminali è un nemico della pace, un perfido giudeo usando un’espresione che almeno per il momento la sinistra non ha ancora avuto il coraggio di usare. Per il momento si accontentano della parola sionista ma diamo tempo al tempo…