Purtroppo non tutti gli incidenti sono così innocui da non mietere vittime. Il Norman Atlantic, il traghetto che ha bruciato per diverse ore al largo delle coste greche e che doveva arrivare ad Ancona, ha visto dei gran brutti momenti. Equipaggio e passeggeri hanno dovuto collaborare per mantenere la barca in buone condizioni mentre il salvataggio avveniva nella tempesta, fra navi che non potevano attraccare e elicotteri che non potevano stare in aria per via del forte vento che spazza la zona.
Per fortuna l’impegno avuto e combinato dell’Italia e della Grecia ha portato in salvo 363 passeggeri. Ancora 115 hanno bisogno di essere portati in salvo. Durante le operazioni le diverse scialuppe di salvataggio hanno subito gravi danni o si sono rovesciate, provocando così un’ulteriore emergenza per i passeggeri che erano riusciti almeno ad andare via dal traghetto incendiato.
Al momento tanti feriti, sia per l’incendio avvenuto che per il panico. Ma ci sono anche le vittime di quest’evento: una vittima è stata confermata, anche se una persona ha affermato di aver visto ben quattro morti. “Sono sicurissimo, erano davanti a me: ho visto quattro persone morte” e nel mentre di tutto questo il tempo continua a rendere difficili le operazioni, ben ricordando che a bordo della nave vi erano oltre 450 persone in tutto fra equipaggio e passeggeri.
“Molta gente è caduta in mare” afferma un altro “Ho visto una decina di persone che erano a bordo d’una lancia e poi sono finite in mare. Sentivamo urlare Fire, fire, fire (al fuoco) ed in poco tempo tutta la nave era in fiamme: tutto buio e molto fumo”.
L’incendio, come già affermato, è iniziato dal Garage. Diverse autovetture sono al suo interno e le fiamme non possono che significare un grosso guaio, considerata la quantità di benzina presente all’interno d’ogni macchina.
“Bruceremo come topi, siamo in pericolo e non so quanto resisteremo”.