L’ennesimo caso di violenza sulle donne si chiude con Gilberta Palleschi, l’insegnante di inglese che era uscita a fare jogging e purtroppo si è trovato sul suo cammino Antonio Palleschi che era già stato denunciato per reati di violenza sessuale ed era, come molti, a “piede libero”. Ecco di nuovo l’occasione per riflettere sull’assenza di meccanismi di prevenzione per reati che, da certi punti di vista, in assenza di omicidio vengono quasi considerati minori. Il successo del riconoscimento dello stalking come reato non risolve una piaga che non accenna a fermarsi: la violenza sulle donne.
L’assassino conosceva la vittima?
L’avvocato d’ufficio di Antonio Palleschi conferma, d’avanti alle telecamere, che l’incontro con Gilberta Palleschi è stato solo fortuito e non vi era conoscenza pregressa della vittima.
Ciò è importante stabilirlo per ricostruire il profilo psicologico dell’assassino per il quale, evidentemente, la difesa vorrà mostrare l’incapacità di intendere e di volere e l’atto di follia seguito ad una sorta di raptus. L’omicidio, pertanto, non sarebbe stato commesso nell’intenzione di compierlo.
Cosa ha incastrato Antonio Palleschi? Ancora una volta le telecamere di videosorveglianza esterne hanno reso un grande servizio alla giustizia, mostrando la donna che andava a fare jogging ed una macchina che percorreva, seguendola, la stessa strada. L’auto è stata identificata per quella di Antonio anche se le immagini laterali non permettevano di essere certi della targa o dell’identità del guidatore. Dato che Antonio era già noto alle forze dell’ordine, è stato messo alle strette fino a che è scattata la confessione. Il tutto è accaduto a Sora, un paese a pochissimi Km da Cassino, la cui procura è competente per le indagini del caso.
Dalle ultime “soffiate” dinanzi alle telecamere, a quanto sembra, lo stesso avrebbe “collaborato” (e qui il termine pare un po’ forzato) con le forze dell’ordine consegnando altro materiale utile a chiudere il caso. La dichiarazione della difesa forse tende ad ottenere delle attenuanti al reato di colpevolezza, ormai incontestabile?
Non ci resta che aspettare che la giustizia faccia il suo corso.