Dagli ultimi interrogatori, per acquisire tutti gli elementi utili all’indagine (sarebbe, quindi, tutto pura forma), sono emerse alcune contraddizioni di troppo dalle versioni della madre. Le ultime registrazioni, poi, la “incastrerebbero”, per modo di dire, dato che la versione dei fatti raccontata non è quella che si può constatare osservando i filmati. Ecco gli ultimi resoconti delle indagini.
Secondo la scientifica, come è stato soffocato Loris?
Non ci sono ancora elementi probatori che ci facciano giungere a capire quale sia stata l’arma del delitto. Potrebbe essere stato un delitto d’impeto (non necessariamente di natura sessuale) e, solo per paradosso, si è giunti alla conclusione che molto probabilmente Loris sarebbe stato soffocato con un involucro di plastica (forse una fascetta elettrica o un laccio di plastica ma si tratta di ipotesi). Ma di prove non ce ne sono.
La madre avrebbe, sottoposta alle stesse domande (in forma diversa) per più volte, fornito versioni differenti sui suoi spostamenti anche riguardo agli orari. Gli orari sono cruciali e se vi è un “buco nero” da coprire, allora, l’indagine va a fondo. Sembrerebbe, infatti, ma le immagini non sono così nitide che al ritorno la madre avesse portato a casa con sé un’altra persona che gli investigatori hanno associato a Loris, come se lo stesso fosse stato ri-accompagnato a casa. Varie incongruenze sul luogo in cui sarebbe stato lasciato Loris e sull’ora. Nei filmati, si vedrebbe anche la donna gettare l’immondizia vicino al luogo del ritrovamento di Loris.
Al momento, nessuno è sospettato ma si stanno solo acquisendo tutte le informazioni importanti per poter approfondire ulteriormente, anche riguardo al movente che ha portato all’omicidio. Tutti abbiamo immediatamente dato per sottinteso che si trattasse di un delitto a sfondo sessuale. Se non è questo il movente, a questo punto, bisogna “mettere a nudo” tutta la vita di Loris, a partire dalla relazioni familiari o dalle amicizie. Ieri in questura si è recato per gli interrogatori l’amico di Loris più grande di 17 anni.
Il cacciatore che ha ritrovato Loris, a quanto sembra, ha un alibi schiacciante per l’ora in cui è stata stimato il decesso. Un mistero che non trova ancora chiarezza. Ciò che sembrò strano è il fatto che il cacciatore avesse trovato lo stesso in un terreno poco praticato, in prossimità di un vecchio mulino. Strano anche il fatto che il piccolo avesse tutti i vestiti bagnati, visto che il fosso di scolo nel quale è stato lasciato era secco da diverso tempo.
Riguardo al mistero delle mutandine d’avanti casa, si comincia a pensare ad una sorta di “burla” di cattivo gusto, dato che la madre stessa afferma non essere del figlio ed era quasi impossibile non notarle sin da subito.
Il paese di Santa Croce Camerina si stringe attorno alla tragedia di Andrea Loris Stival su cui ancora molto c’è da approfondire. Le indagini sono ancora nella fase iniziale. La scientifica ha portato con sé il computer ed ogni oggetto che potesse essere utile per avviare i procedimenti esplorativi, così come previsto dalla legge.