Sul multa-gate Marino ha detto la sua, dicendo che ha dovuto pagare 1000 euro di tasca sua, ma che non ha nessuna intenzione di dimettersi. «Non dovevo pagare ma ho voluto farlo». Ignazio Marino è intervenuto così in apertura del consiglio comunale sul caso multe e dichiara di aver saldato il conto per i presunti ingressi senza permesso nella Ztl: sono stati ben 1.021,52 gli euro pagati con bollettini postali.
«Chiedo scusa a romane e romani – ha affermato il sindaco Marino – e mi assumo le mie responsabilità. Ma per ironia della sorte non ho ricevuto nessuna multa per quella sosta vietata, purtroppo non sono passati i vigili a controllare». Ma di dimissioni neanche a parlarne: «Ho letto di mie dimissioni e vi dico la verità: ho sorriso. Chi ne parla non vuole comprendere le dimensioni della nostra sfida».
«Anche pallotta mi ha chiamato preoccupato per le mie possibili dimissioni per paura che possa naufragare il progetto dello stadio. Ma l’ho rasicurato: non mi dimetto», ha continuato Marino. «Per quanto mi riguarda non ci sono dimissioni né elezioni in vista. Andiamo avanti, in modo convinto e deciso. Spero che si smetta di chiedere le mie dimissioni: sarebbe l’unico caso al mondo in cui si chiede di dimettersi a un sindaco che ha pagato multe che non doveva pagare» ha aggiunto. Marino chiede invece al consiglio di concentrarsi sui problemi da risolvere e sulle cose da fare, che sono molto più urgenti e importanti di qualche multa non pagata.
Nell’Aula, comunque, c’era molta tensione durante il discorso di Marino. Da un lato i “mariniani” che fanno il tifo il per il sindaco, mentre dall’altra parte ci sono gli insulti degli esponenti di Ncd, tutti con il naso rosso da clown, per dire ‘buffone’ al sindaco Marino. Tra loro il deputato Vincenzo Piso che a un certo punto ha interrotto la relazione del sindaco in un modo poco carino. Marino è stato più volte interrotto dai consiglieri Ncd che gli chiedevano le dimissioni.