Nonostante le dichiarazioni del ministro degli Interni Angelino Alfano, il quale qualche giorno fa aveva tuonato contro la registrazione in Italia di nozze gay contratte all’estero, oggi il Sindaco di Roma Marino ha registrato ben 16 matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Oggi il Campidoglio era blindato, visto il clima di tensione tra gli attivisti a favore del matrimonio gay e gli esponenti di Ncd. Marino ha comunque deciso di procedere con la cerimonia, nonostante la diffida formale del prefetto Pecoraro, che ha detto che in ogni caso annullerà gli atti, seguendo così la legge italiana. In piazza c’erano alcuni attivisti contro i matrimoni gay, riuniti da Ncs. Le sedici coppie di sposi, undici formate da uomini e cinque da donne, hanno visto oggi coronare un loro sogno, dopo essere state costrette a fuggire all’estero per celebrare il loro matrimonio.
Alcuni hanno anche dei figli, ridono, piangono, si fanno le congratulazioni. Marino afferma che per lui è fondamentale “che un sindaco si ponga a difesa dei diritti di tutti”. Marino ha regalato anche alle coppie una poesia di Pablo Neruda. «Un atto d’amore tra due persone non può non essere riconosciuto – spiega Marino -. Io difendo il diritto dei cittadini ad amarsi».
D’altro canto, Alfano ribadisce che “per l’attuale legge italiana, ciò non è possibile. La firma di Marino non può sostituire la legge”. Il prefetto Pecoraro, una volta che gli è stato comunicato l’evento, ha detto che procederà a chiedere al sindaco la cancellazione di queste trascrizioni, o le annullerà lui stesso secondo le prescrizioni di legge. E’ pur vero che per la legge italiana, al momento, queste trascrizioni non hanno valore, ma si tratta comunque di un atto simbolico molto importante, e si spera di un passo avanti per l’affermazione dei diritti gay e per il riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso.