Dovrebbe essere di casa a Genova Beppe Grillo, eppure è stato oggi duramente contestato dai suoi stessi concittadini. A Genova la situazione è molto grave, gli abitanti sono stanchi ed esasperati e non perdono occasione per denunciare il loro disagio ai signori della politica, da qualsiasi partito o movimento provengano.
Oggi il leader del Movimento 5 Stelle è stato avvistato dai cameraman, che però sono stati invitati ad allontanarsi, perché Beppe voleva dialogare con i volontari impegnati a spalare fango. Uno dei cosiddetti angeli del fango gli ha detto: «Vuoi una pala, vieni a spalare».«Ci sono già i parlamentari», è stata la sua risposta.
Grillo è arrivato a bordo di uno scooter, e ha detto ai volontari che è dalla loro parte; il leader del Movimento è poi andato nei suoi quartieri, dove è cresciuto, e ha annunciato: «Io ci sono, il M5S c’è e ci sarà sempre dalla parte delle persone sconfitte. Basta con questa gente che manda i tweet, fa le mozioni e poi non mantiene quello che dice».
E Grillo non ha perso occasione di attaccare Renzi, e ne chiede le dimissioni per la situazione di Genova: in un video messaggio diffuso online dimostra anche le responsabilità del suo Governo. Beppe dà ragione ai volontari, anche se lui si sente con la coscienza a posto. E Nichi Vendola commenta così su Twitter la visita di Grillo nella sua città: «Non è un #grillo. È solo uno sciacallo». E la risposta di Grillo non si fa sentire: «Vendola sciacallo del giorno, addirittura più di Zucconi, almeno lui con l’Ilva non c’entra nulla» scrive sul suo blog.
Mentre i politici litigano fra loro e decidono di chi è la colpa, a Genova la situazione resta molto grave. Problemi anche a Parma, dove è ancora attivo lo stato di allarme piena per i fiumi a causa delle abbondanti piogge. Colpite purtroppo moltissime abitazioni e attività commerciali, è crollato un ponte pedonale e ne sono stati chiusi altri.