Mentre il paese annaspa e i cittadini sono alle prese con i tanti problemi quotidiani, e milioni di famiglia non sanno come fare per mettere insieme un pasto per pranzo e cena, i nostri politici passano le giornate a giocare a mettere bigliettini nelle urne, forse pensano di farci divertire anche noi quanto si divertono loro?
E’ inaccettabile, dovrebbero vergognarsi. Nemmeno la tredicesima seduta del Parlamento in seduta comune è stata sufficiente per eleggere i componenti mancanti della Consulta. I due candidati Luciano Violante e Donato Bruno non ce l’hanno fatta a raggiungere il quorum.richiesto dei 3/5 dei componenti dell’Assemblea, pari a 570 voti. Servirà una nuova votazione, la quattordicesima.
Dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio emerge che la prossima votazione del Parlamento in seduta comune per eleggere i giudici della Corte costituzionale si terrà martedì 23 settembre alle ore 12.
“Un’istituzione come la Corte Costituzionale penso meriti ben altro trattamento”. Questo il commento del presidente della Consulta, Giuseppe Tesauro, sullo stallo in Parlamento per l’elezione dei componenti laici, a margine della cerimonia di insediamento del nuovo procuratore Corrado Lembo.
“Questo stallo c’è stato anche in altre epoche – aggiunge – ma forse era un po’ più ovattato, si nascondeva dietro esigenze di meditazione. E’ uno spettacolo – insiste il presidente della Consulta – che non meritano anche i cittadini italiani. Il cittadino italiano spesso e un po’ troppo bistrattato. E’ una cosa amara, molto amara”.
Si ripartirà ancora una volta dal duo Violante-Bruno. “Sicuramente continueremo a votare Violante e Bruno”, ha detto il capogruppo Pd, Roberto Speranza, uscendo dalla riunione di capigruppo a Montecitorio, confermando i due candidati di Pd e Fi che oggi hanno incassato, rispettivamente, 542 e 527 voti al tredicesimo scrutinio per l’elezione dei due giudici della Consulta.