La splendida piramide a gradoni di Djoser, nella vasta necropoli di Saqqara a 30 km a sud del Cairo, rischia di crollare dopo 4600 anni di storia. I responsabili? la Shurbagy, impresa incaricata di restaurare il mausoleo, avrebbe causato più danni di quelli che avrebbe dovuto risanare.
Le infrastrutture della piramide di Djoser, il più antico edificio egiziano a noi pervenuto, erano state fortemente danneggiate il 12 ottobre 1992, a causa di un violento terremoto. I soffitti dell’imponente complesso funerario, progettato dall’architetto Imhotep per proteggere la mummia del faraone Djoser, stavano per crollare
Da tempo lungo i gradoni che caratterizzano la piramide sono state montate impalcature di legno che salgono lungo tortuose curve fino alla cima, a 62 metri di altezza. Ma l ’imperizia avrebbe causato dei crolli, così come una pozza scavata all ’esterno per arrivare alle fondamenta.
“La piramide di Saqqara non crollerà mai”: lo ha gridato oggi ai giornalisti il ministro delle Antichità egiziane, Mamdouh Eldamaty, dopo la ridda di polemiche sul restauro della piramide, la più antica d’Egitto. Il ministro, da settimane in giro per siti archeologici per verificare lo stato delle opere in tutto il Paese, ha accolto una folla di giornalisti proprio davanti alla gigantesca opera, che risale ad almeno 4.600 anni fa.
“E’ tutto falso”, ha incalzato il ministro, “Vedete i lavori sono in corso, erano fermi da tre anni a causa dell’instabilità nel Paese” “Avete visto l’interno della piramide, non è danneggiato, non è in pericolo e non crollerà” ha detto a una folla di giornalisti il ministro delle Antichità egiziane, Mamdouh Al Damaty.
Per fare fronte ai problemi strutturali e fermare un processo di sprofondamento della piramide, che risale ad almeno 4.600 anni fa, sono state posizionate travi d’acciaio sotto la camera centrale e una sorta di ‘airbag’ che sostiene le mura”.