Il relitto della Concordia è stato condotto con successo dai rimorchiatori nel porto di Prà Voltri, dove è stata accolta da un lungo suono di sirena ed è stata ormeggiata in sicurezza in banchina.
“Missione compiuta – ha detto il responsabile della Protezione civile Franco Gabrielli – non è più ora della scaramanzia”. Il premier Matteo Renzi da Genova: “Grazie a chi ha reso possibile tutto ciò, un’impresa mai vista prima”.
“La qualità straordinaria di tante persone – ha detto Renzi – ha riportato qua la nave dopo l’errore di qualcuno, non possiamo dire che ha rimediato, ma…”. “Con questa impresa – ha aggiunto – abbiamo dimostrato di poter essere attrattivi per gli investimenti internazionali”.
“Non c’è la possibilità di essere felici quando si arriva a chiudere una vicenda che ha portato a 33 morti. E’ il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine agli abitanti del Giglio e a tutte le forze di polizia e di volontariato. Non è il giorno della conclusione di questa storia, ma è un nuovo inizio”, ha proseguito.
“Grazie alla protezione civile, hanno preso molto vento in faccia, ma oggi è una giornata di festa”. Così Renzi ha ringraziato in particolare Franco Gabrielli per il lavoro fatto per la Concordia. “Questa non è una passerella, ma la conclusione di una storia con tanti morti che nessuno di noi può dimenticare”, ha aggiunto.
“La Concordia oggi è in porto a Genova: il porto di Piombino non era assolutamente in grado di accoglierla. Ma non lo abbandoneremo, smantellerà due navi militari”, ha assicurato il premier.
Nella vicenda della Concordia, ha sottolineato, “l’errore è stato dell’Italia” e questo “sarà definito in sede penale” ma “quello che è stato fatto ora”, con il recupero del relitto “non era mai stato fatto prima. Questa roba qua siamo riusciti a farla solo noi italiani con ingegneri straordinari”.