È morto il tenore Carlo Bergonzi, 90 anni compiuti il 13 luglio, uno dei più grandi interpreti della musica lirica italiana. L’artista si è spento all’istituto Auxologico di Milano.
Originario di Vidalenzo di Polesine Parmense, in provincia di Parma, Bergonzi è stato eletto come il “tenore verdiano del secolo” anche perché resta l’unico interprete ad avere all’attivo nella propria discografia tutte e 31 le aree verdiane per tenore. La sua carriera dura oltre 40 anni.
Apprezzato in tutto il mondo l’artista si è esibito nei principali teatri internazionali, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, dal Covent Garden di Londra all’Opera di Vienna, dall’Arena di Verona alla Fenice di Venezia, al Regio di Parma.
E’ stato Radames, Don Carlo, Manrico, Alfredo, il duca di Mantova, Ernani, anche Otello: è stato uno dei più autorevoli interpreti del repertorio verdiano di tutti i tempi, Carlo Bergonzi, ha cantato al fianco delle più raffinate voci liriche del ‘900, come Maria Callas, Renata Tebaldi, Leontyne Price, Montserrat Caballé, sotto la direzione dei più grandi, da Herbert Von Karajan a Riccardo Muti.
E’ stato un grande amico di Luciano Pavarotti, dal quale veniva affettuosamente chiamato ‘il campione’. Tre anni fa il consiglio comunale di Milano lo aveva insignito dell’Ambrogino d’oro.
Due settimane fa Busseto aveva tributato a Bergonzi un omaggio per il 90esimo compleanno con un concerto dell’Orchestra filarmonica italiana, diretta da Fabrizio Cassi.
Carlo Bergonzi era sposato dal 1950 con Adele Aimi. Lascia due figli, Maurizio, nato nello stesso giorno del suo debutto come tenore, e Marco.