E’ finita con Italia-Uruguay la partita più brutta vista fin qui in Brasile. Una caporetto!
E’ stata una partita nervosa, spezzettata, sotto ritmo; mal giocata, mal diretta.Prandelli: “Ho parlato con il presidente federale Albertini, con il dg Antonello Valentini e visto che il progetto tecnico è di mia responsabilità ho detto loro che rassegno le mie dimissioni”, “Quando un progetto tecnico fallisce è giusto che ci si prenda le responsabilità””Ci siamo trovati di fronte a delle aggressioni verbali, io non ho mai rubato soldi, vado via a testa alta. Ho sbagliato e do le dimissioni, ma non voglio sentir dire di aver rubato dei soldi ai contribuenti”, ha dichiarato il ct dimissionario. “Nel momento in cui abbiamo rinnovato è cambiato qualcosa, siamo stati considerati come un partita, quando sappiamo che la Federazione non prende solo soldi dallo stato, non c’è stata una difesa forte e una presa di posizione”.
Il fallimento di Prandelli è anche il fallimento di un gruppo da lui formato, impostato su Mario Balotelli atteso ad un salto di qualità ,invece si è dimostrato non all’altezza. “Lui rientra nel progetto tecnico, io l’ho scelto, e io mi dimetto – ha evidenziato Prandelli – Non è stato un progetto tecnico vincente”.
Nel ripensare al Mondiale, Prandelli ha ammesso: “Dove abbiamo perso la qualificazione? Nella partita con la Costa Rica, in quella gara dovevamo fare di più, non siamo stati bravi a costruire palle gol, nonostante i quattro attaccanti messi dentro. A certi livelli diventa importante non solo la tecnica ma anche la fisicità”
. Prandelli in conclusione ha fatto una riflessione più generica sullo stato di salute del calcio italiano. “Sapevamo che la preparazione sarebbe stata difficile, era difficile trovare una condizione che ci potesse dare non dico freschezza ma quel modo di giocare che hanno questa squadre – ha ammesso il ct dell’Italia in riferimento alle squadre sudamericane – Abbiamo visto come ripartiva l’Uruguay, il nostro calcio non produce questi giocatori, non avendo certe caratteristiche devi inventarti un progetto tecnico, la riflessione da fare sul calcio italiano è ampia”, ha concluso.