Uno studio americano ha fatto una interessante scoperta che potrebbe stimolarci a cambiare abitudini in fatto di dieta.La ricerca dell’Oregon Research Institute pubblicata sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition, condotta dal Erice Stice ha scperto che lo zucchero potrebbe indurci alle abbuffate contribuendo più dei grassi ad aumentare l’assunzione di alimenti durante i pasti.
Si è arrivati a questo risultato somministrando frappé al gusto di cioccolato con diverse concentrazioni di zuccheri e grassi a due diversi gruppi del campione formato da 100 giovani; durante l’assunzione sono stati monitorati i livelli di attività cerebrale dei volontari e si è riscontrato che all’aumento della concentrazione di zuccheri corrispondeva un incremento della stimolazione dei centri del piacere,in modo molto maggiore rispetto a quanto avveniva con i grassi.
Lo zucchero quindi segnalerebbe al cervello il piacere del cibo, costingendolo a continuarne l’assunzione, proprio come avviene nei meccanismi di dipendenza da altre sostanze.
Dunque questo ingrediente, al pari di una droga, induce dipendenza in chi lo assume e costringe ad abbuffarsi in continuazione.
Negli ultimi cento anni si è passati da un consumo pro capite di 3kg a ben 30kg! Incremento che denota un cambiamento radicale delle abitudini alimentari, ma non certo in positivo. Infatti, lo zucchero fa ingrassare, essendo costituito per il 95% da saccarosio, che ha effetti devastanti su tutto l’organismo umano.