Un progetto di ricerca italiano firmato da Era Endoscopy, un’azienda che nasce da una costola della Scuola Superiore di Sant’Anna di Pisa, ha messo a punto un robot che consente di poter fare una colonscopia senza sentire dolore, sembra un sogno invece, proprio in provincia di Pisa, presso la Asl 5 dell’Ospedale di Volterra, è ora in funzione una sorta di bruco robotico che consente di superare i limiti dell’esame tradizionale.
Il robot, ribattezzato Endotics, agisce come un bruco, procedendo secondo un meccanismo di tira e molla grazie a un sistema di ancoraggio posto vicino alla sua testa e alla sua coda, con la capacità di allungare e accorciare la parte centrale.
Si tratta di una sonda che si inserisce nel colon, un “bruco-robot” che trasmette le immagini direttamente su una consolle dalla quale il medico agisce attraverso un semplice joystick. Il sistema Endotics è sicuro perché la sonda semiautonoma, sterile e monouso, previene i rischi di perforazione strettamente correlati alle azioni di spinta tipiche dell’avanzamento dei colonscopi convenzionali.
Giacomo Gamberucci, medico che esercita presso l’Ospedale di Volterra, spiega: “questa tecnologia potrà raggiungere nuove potenzialità, che la renderanno utilizzabile in uno spettro più ampio di applicazioni. Per esempio, potrà essere impiegata nella cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali ed è già allo studio la nuova versione della sonda robotica dotata di un canale operativo in grado di eseguire biopsie”
Andrea Piccaluga, delegato della Scuola Sant’Anna al trasferimento tecnologico e docente di management, conclude: “L’azienda è già pronta a sostenere un lancio internazionale per il ‘bruco colonscopico’ che ha buone prospettive di utilizzo anche in Asia”.