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ANCHE I “RE” VANNO IN PENSIONE- Indignados in piazza per referendum: Repubblica o Monarchia?

3783d53ee620b2901c8eaae3b77cac83Re Jan Carlos di Spagna lascia dopo quasi quarant’anni di regno e abdica a favore del figlio Felipe.

“Ho assunto questo compito perché la nostra diventasse una democrazia moderna, per restituire il potere politico ai suoi legittimi rappresentanti – ha detto il re nel suo discorso ai sudditi-. Guardando indietro non posso non essere orgoglioso e grato nei confronti del mio popolo”. Il monarca ha parlato della necessità di lasciare spazio alla generazione giovane “che merita di andare avanti”, indicando nel figlio Felipe la figura migliore per affrontare le sfide del presente «incarna la stabilità e l’istituzione della monarchia, ha la maturità per regnare e aprire una nuova fase», auspicando il meglio per la Spagna “cui ho dedicato – ha detto – la mia vita”.

 Jan Carlos è stato il simbolo del volto nuovo della Spagna quando ferma il tentato golpe nel 1981, e poi con un referendum nel 1982 quando Madrid aderisce alla Nato e nel 1986 entra nella Comunità Europea, poi Unione Europea.

Il re è all’apice del gradimento per la sua schiettezza nonostante  le numerose gaffe e una crescente fama di play-boy che gli attribuisce più di mille amanti, la stampa lo protegge, poi negli ultimi anni è iniziata una parabola discendente travolto dagli scandali personali e famigliari e, ampliati dalla crisi della bolla immobiliare nel 2008.

Il colpo finale è arrivato con la caduta del re durante una battuta di caccia n Bostwana, insieme all’amante.  Il re e’ obbligato a scusarsi pubblicamente, e  intanto aumentano le richieste di abdicazione a favore del principe Felipe.

L’indice di gradimento continua a scendere , nel gennaio scorso arriva anche l’accusa di malversazione e riciclaggio per la figlia Cristina nell’ambito di uno scandalo di corruzione legato al marito Inaki Urdangarin, è la prima volta nella storia della monarchia spagnola che l’infanta rischi un rinvio a giudizio.

Dopo l’annuncio dell’abdicazione i i partiti di sinistra come Equo o indipendentisti come Erc, Izquierda Unida, sono tornati a chiedere un referendum su monarchia o repubblica e in migliaia sono scesi in piazza  con il partito degli ‘indignados’ manifestare a sostegno del referendum nella centrale Puerta del Sol, a Madrid e in  plaza de Catalunya a Barcellona.

Toccherà a Felipe, discreto e moderato  che gode di consenso altissimo e si è sempre tenuto al di fuori degli scandali, rinnovare  l’ istituzione in senso democratico e popolare conquistandosi la fiducia dei suoi sudditi, vista la disaffezione emersa dalle urne alle ultime europee,e alle tensioni indipendentistiche e sociali.

Il principe delle Asturie, Felipe de Borbón, 46 anni, sposato con la ex giornalista Letizia Ortiz e padre di due figlie,  regnerà con il nome di Felipe VI.

Oggi a Madrid il consiglio dei Ministri straordinario che deve avviare, con una legge ordinaria, il percorso verso la successione, è  previsto che la proclamazione di re Felipe VI avverrà nel Congresso a partire dal 16 giugno, in una sessione solenne delle Cortes riunite.