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“L’ART BONUS” per i beni culturali, mecenati cercasi!

frabonusArte e turismo come risorse fondamentali per il rilancio del Paese, questo è l’intento contenuto nel decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, approvato dal Consiglio dei ministri e presentato dal premier Matteo Renzi come un provvedimento mooolto interessante. 

Secondo il ministro della cultura Dario Franceshini questa è una norma che rivoluziona il rapporto tra pubblico e privato. “Oggi abbiamo varato un decreto legge cultura che cambia e rivoluziona in alcuni settori il rapporto tra i privati e i Beni culturali, in un percorso di consultazione con le associazioni e il mondo della cultura”. Lo ha annunciato al termine del Consiglio dei ministri il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

“Il settore della cultura e del turismo è una straordinaria potenzialità per l’Italia per uscire dalla crisi e rilanciare lo sviluppo – ha detto Franceschini – il paese investe in questo modo sulla propria bellezza e la sua storia per attrarre turisti e investimenti in particolare dai paesi emergenti, dove continua a rimanere in cima alla lista dei posti dove i nuovi flussi turistici vorrebbero andare”. Il cosiddetto ‘Art bonus’ prevede “agevolazioni per atti di mecenatismo, non per sponsorizzazioni o altre cose”, ha spiegato il ministro. “Parliamo di una liberalità donata al pubblico, che attualmente ha una detrazione pressoché insignificante”, mentre “con l’Art bonus ci mettiamo al fianco di Paesi come la Francia dove la legge sul mecenatismo ha portato risultati straordinari”.

L’Art bonus prevede che , se un privato  donerà allo Stato risorse per il restauro di beni culturali potrà godere di un credito di imposta pari al 65 per cento della somma donata, ammortizzabile in tre anni.

Prevede anche “Grande Progetto Pompei”: la Soprintendenza speciale, ha annunciato Franceschini, potrà assumere 20 progettisti a tempo determinato.

Anche per la Reggia di Caserta, per il 20% museo e per l’80 occupato da altre istituzioni, il governo prevede «la nomina di un commissario per affrontare questa situazione».

Il dl Cultura prevede inoltre una misura fiscale per «attrarre le produzioni cinematografiche» in Italia, innalzando da 5 a 10 milioni di euro il tax credit cinema.

Arrivano nuovi soldi per le Fondazioni Liriche, con 50 milioni in più per il Fondo di rotazione ,che arriva così a 125 milioni di euro e la possibilità di salvare tutte le otto fondazioni in crisi.

Con questi provvedimenti si spera di attrarre mecenati e donatori che contribuiscano a salvare il grande patrimonio artistico italiano.